Passo indietro di Vavassori e Ferrara. Chiusura definitiva? C’è un’altra pista

La trattativa - Galparoli incassa un momentaneo “no” ma tiene aperta la porta: «Noi ci siamo»

Sono giornate davvero decisive per il futuro del Varese Calcio e la giornata di ieri potrebbe aver segnato una svolta. Nel pomeriggio infatti Raffaele Ferrara, storico braccio destro di Pietro Vavassori, ha comunicato telefonicamente al vice presidente del Varese Piero Galparoli il ritiro dello stesso Vavassori dalla trattativa per l’ingresso nel Varese. Entriamo nei dettagli: Vavassori in questo momento si trova ancora all’estero, quindi a comunicare con il Varese è Ferrara. Il proprietario di ItalSempione ha fatto sapere di non essere disposto ad accettare le condizioni dell’attuale dirigenza, ossia la richiesta di entrare in società rinunciando alla squadra di collaboratori – Ferrara a parte – di cui lo stesso Vavassori ha cieca

fiducia (una squadra che però chiuderebbe la porta ai dirigenti varesini che hanno costruito questa rinascita). Qui nasce la divergenza di opinioni: in previsione di quello che sembra essere un investimento importante, infatti, l’ex patron della Pro Patria vuole al suo fianco i suoi uomini, di cui ha totale e piena fiducia e a cui non vuole rinunciare. Da qui il mandato a Ferrara di comunicare a Galparoli il ritiro dalla trattativa. Nonostante ciò, le comunicazioni tra le due parti non sembrano interrotte. Chi conosce Vavassori però sa bene che, coerentemente con la sua storia e il suo carattere, il patron mai è sceso a compromessi con le sue idee.

Allo stesso tempo, questo suo ritiro potrebbe essere un modo di “convincere” il Varese a fare un piccolo, grande passo indietro. Sempre nel pomeriggio di ieri, a seguito della telefonata di Ferrara, i tre soci fondatori Gabriele Ciavarrella, Piero Galparoli ed Enzo Rosa, si sono incontrati per chiarire la strategia del Varese. Da questa riunione è uscita la volontà della dirigenza di continuare a crederci con Vavassori, perché è una trattativa complessa che quindi non esclude tira e molla di questo tipo. Da parte del Varese, quindi, non sarebbe tutto finito. Parallelamente a Vavassori, però, alcune indiscrezioni riportano di altre due piste (una clamorosa) che potrebbero essere percorribili: Enzo Rosa infatti potrebbe avere in mano una trattativa importante.

Ieri sera abbiamo intercettato Piero Galparoli al Palace Hotel di Varese, in occasione della presentazione della candidatura di Paolo Maccecchini alle amministrative di Malnate. Interpellato sull’incontro con Rosa e Ciavarrella da poco concluso, il vicepresidente ha risposto: «La riunione è andata molto bene, i soci sono uniti e compatti e hanno tutti l’obiettivo di vincere il prossimo campionato. Ci sono divergenze non di idee ma su come affrontare la questione del futuro. Però ribadisco, siamo più uniti e compatti che mai». Sul ritiro di Vavassori: «Non l’ho ancora sentito, lo chiamerò di sicuro nei prossimi giorni. Spero non si ritiri, perché il suo non è un progetto di una settimana: intende riportare il Varese tra i professionisti, dove merita di stare. Se Vavassori ritiene che ci sia un’opportunità di questo tipo, noi ci siamo». Chiusura su eventuali altre ipotesi di trattativa: «Al momento non ce ne sono, e nel caso non ci fossero andremo avanti con le nostre forze come fatto già quest’anno».