L’altra Lega di Reguzzoni Destinazione segreteria

VARESE C’è un’altra Lega oltre le scope. I bossiani epurati si riorganizzano e preparano la controrivoluzione. La “lunga marcia” di Marco Reguzzoni per riportare la Lega «allo spirito delle origini».Il progetto si è svelato: ripartire da Miglio, dalle tasse e dalle Pmi per riportare a casa tutti i leghisti dispersi e rilanciare un grande progetto indipendentista, facendo tabula rasa. I prossimi appuntamenti sono già in agenda: il raduno di Pontida, occasione per convogliare il malcontento suscitato in queste settimane nel popolo leghista, i mal di pancia per l’alleanza con il Pdl e per la composizione delle liste.Ma soprattutto il congresso per l’elezione del nuovo segretario, perché Roberto Maroni in ogni caso esaurirà il suo mandato, sia che vinca le elezioni e vada a fare il governatore, sia che perda, fallendo il suo progetto.

Non è un caso che i bersagli delle ultime punzecchiature di Marco Reguzzoni siano stati Matteo Salvini e Flavio Tosi, i favoriti alla successione a Bobo. L’ex capogruppo è la mente della riconquista, una “lunga marcia” per superare le sconfitte dell’ultimo anno e mezzo. Ecco perché quando l’Umberto veniva spodestato, Reguzzoni taceva e mandava avanti gli irriducibili a contestare, o incassava senza controbattere quando Bobo dal palco di Varese lo punzecchiava.Sta di fatto che la minoranza bossiana, le truppe sono pronte a riorganizzarsi. Gli uomini della segreteria di Canton non intendono mollare. «Noi siamo nel posto giusto, sono loro che devono andarsene» si sfoga Dania Titolo. «Altro che scope, serve sale in zucca» tuona Marco Lecchi, mentre l’ex segretario Maurilio Canton esprime «preoccupazione» per un sondaggio che dà Ambrosoli vincente su Maroni.

s.bartolini

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