Silvio e le parole sul Duce? Il Pdl varesino non si scompone

VARESE Il Pdl di Varese condanna il fascismo. Ma alla figura di Mussolini in sé concede qualche attenuante. Fino a riconoscere che, «se noi abbiamo aspettato trent’anni per avere la Pedemontana, in vent’anni Mussolini ha fatto molte più opere», come dice Nino Caianiello.Insomma, bene o male, durante il Ventennio, come recita un luogo comune, i treni erano sempre puntuali. La gaffe “voluta” di Silvio Berlusconi non divide più di tanto il Pdl.

C’è chi anzi coglie la palla al balzo per utilizzare il Duce per la campagna elettorale. Lo fa consigliere comunale del Pdl Galparoli, presidente del comunitato Varese per Cattaneo. Ieri su Facebook ha pubblicato un fotomontaggio con Berlusconi a sinistra e Mussolini a destra, nella stessa posa con le braccia incrociate. Il commento breve ma incisivo: «Io voto Berlusconi».

Più prudenti i big del Pdl. L’ex dirigente provinciale del Pdl Nino Caianiello si dichiara antifascista. «Ci sono state cose inaccettabili – spiega – ovvero la limitazione della libertà d’espressione e le leggi razziali. Cose per cui, se fossi vissuto in quegli anni, sarei stato un oppositore del regime». Tuttavia, non è tutto bianco o nero, continua il pidiellino. Che finisce per trovare qualcosa di positivo.

E Raffaele Cattaneo, ex assessore formigoniano, oggi ricandidato in consiglio regionale per il Pdl lancia un’accusa alla sinistra: «Non amplificherei le parole di Berlusconi, mi sembra che la sinistra sia ridotta a non avere più argomenti se è costretta a creare una polemica che durerà giorni».
Ed entrando nell’argimento specifico: «Per quanto mi riguarda ho sempre dato un chiaro giudizio sul fascismo. Un’esperienza negativa, che ha portato il Paese al disastro con la guerra e con la dittatura, che ha avallato scelte mostruose come le leggi razziali». Quindi, di buono, c’era ben poco. Anche se poi Cattaneo chiede di «consegnare il giudizio su quegli anni alla storia.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la segretaria provinciale del Pdl Lara Comi: «Un commento assolutamente ingigantito, quello di Berlusconi. Il nostro giudizio è infatti di condanna verso l’esperienza fascista e di piena solidarietà a chi è stato perseguitato, in primis il popolo ebreo. Le parole di Berlusconi si riferivano al piano infrastrutturale. Ma non può certo cambiare il giudizio storico».

b.melazzini

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