Vavassori sì, Vavassori no. Al momento, la trattativa tra il Varese e il patron di ItalSempione, è più un no che un sì.
Per questo la società biancorossa sta vagliando altre strade. Verrà chiesto un consiglio anche all’ex amato patron Ricky Sogliano, probabilmente a ore e sicuramente in città. Sogliano è di Varese, ma soprattutto è il Varese: chi meglio di lui può dire una parola giusta all’attuale dirigenza?
Intanto, noi, abbiamo sentito la bandiera del Varese, il fondatore Enzo Rosa per farci fare ufficialmente il punto della situazione sulla trattativa Vavassori e sul futuro di squadra e società.
Il punto dovreste chiederlo a Piero Galparoli, che sicuramente saprebbe rispondervi meglio di me. È il vicepresidente che ha iniziato, che sta seguendo in primis, e concluderà la trattativa…
Il punto di vista ufficiale è che noi non abbiamo chiuso la porta in faccia a nessuno. Tantomeno a Vavassori. Siamo sempre aperti e disponibili, con Pietro, al dialogo.
Dovreste chiederlo a Vavassori o a Ferrara, non a me. Se è definitivamente sfumata lo diranno a Galparoli…
E quindi se l’accordo non dovesse perfezionarsi non ne faremo un dramma.
Quella è la mia opinione, e di tale opinione resto. Un inserimento graduale sarebbe migliore…
Perché vorrebbe dire non spazzare via, tutto d’un colpo, chi ha fatto cose strepitose fino ad oggi. E..
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E, nonostante il momento di definizione del futuro, continua a farle. Continua a lavorare per costruire un grande Varese, attento al budget. Penso ad esempio a Giorgio Scapini e Alessandro Merlin che stanno già lavorando su diversi nomi. Ovviamente non è ancora il momento di chiudere i contratti, questo. Ma vi assicuro che il loro lavoro, finora, è stato prezioso.
Che la strepitosa cavalcata di quest’anno ci ha permesso di programmare l’anno prossimo. Che di tempo non ne abbiamo perso: abbiamo chiuso sponsor importanti, e altri li chiuderemo a stretto giro e, come vi ho già detto, abbiamo più di un’idea su come costruire la squadra dell’anno prossimo.
La società ha una sola anima e una sola comunione di intenti: il bene del Varese. Noi tre soci ci siamo parlati e siamo in completa armonia. Il nostro obiettivo è migliorare la società dal punto di vista economico. E secondo me, aggiungo, che con Vavassori potrebbe non essere stata ancora detta l’ultima parola…
Cioè che dietro alla difficoltà di chiudere l’accordo con il patron di ItalSempione non ci sono giochi o giochetti. Nessun calcolo. anche perché se Vavassori vuole qualcosa, ha i mezzi e l’intelligenza per prenderla.
Siamo in contatto con altri imprenditori, e con altre persone che potrebbero rendere molto meno amaro il non arrivo di Vavassori.
Piani A, B, C. Non c’è nulla. Al momento la situazione è liquida, e tutto potrebbe essere possibile. Ripeto: stiamo portando avanti, parallelamente a Vavassori, anche altre importanti trattative.
Ci sono, ci sono. Abbiamo il budget, già ora, per un campionato di alta classifica. Quello che arriverà, da oggi in poi, servirà a costruire una squadra da primi tre posti.
Io e Paolo Basile abbiamo avuto alcune divergenze di vedute quest’anno. Ma le cose sono rientrate. Comunque quello di Basile non sarebbe un ritorno perché non se ne è mai andato…
Quindi, in questo momento, mi sento di dire una sola cosa ai nostri tifosi: state tranquilli, perché il Varese è il Varese.