Cacciato dalle sale giochi il clochard che vince sempre

È sicuro di poter guadagnare facendo lo scommettitore professionista, ma le agenzie di scommesse europee, a dimostrazione che ci sa fare, non lo fanno più giocare e lui, che non riesce nemmeno a trovare finanziatori, per protesta ha deciso di diventare un clochard.

È davvero curiosa la storia di Cristian Orio, 39 anni, originario di Dongo ed ancora residente a Rimini, dove ha vissuto per una decina d’anni: da parecchi mesi trascorre le sue giornate su un materasso sul marciapiede accanto alla fermata dei bus di via Rosa Gamba, poco prima dell’incrocio semaforico di Gravedona.

La sua abilità nel gioco ricorda quella di Rain Man, il personaggio artistico magistralmente interpretato da Dustin Hoffman, capace di contare e memorizzare tutte le carte di più mazzi al blackjack. Ed anche lui, al pari dell'”uomo della pioggia”, non è più gradito al tavolo delle scommesse.

«Ho fatto lo scommettitore professionista per nove anni e ho vinto somme ingenti. Se si possiede una mente matematica, in grado di memorizzare dati e di elaborarli in breve tempo, è possibile scommettere on-line e vincere con un altissimo grado di probabilità» – racconta – «Poi ho prestato parecchi soldi che non mi sono stati più restituiti e, nel frattempo, le agenzie mi hanno schedato e bandito».

«L’abbiamo ascoltato e non gli abbiamo mai chiuso le porte in faccia. Ci siamo premurati di garantirgli alimenti di prima necessità quando ne ha avuto bisogno» – afferma il sindaco, Fiorenzo Bongiasca – «Nel caso specifico, tuttavia, non si tratta di soltanto di risolvere un bisogno basilare, perché Orio ha in testa un suo obiettivo e desidera soltanto quello. È un obiettivo che né il Comune, né i servizi sociali possono contribuire a realizzare, perché non ci possiamo certo permettere di finanziare un’attività privata».

m.delsordo

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