Come cambierà il Varese? È la sola e unica domanda che ossessiona chiunque abbia un cuore che batte solo per la bandiera di colore rosso e bianco. Quelle di oggi e di ieri sono giornate febbrili in società: si cerca di trovare la quadra (tra probabili ingressi e sponsor) per costruire la squadra che verrà. Ma facciamo un passo alla volta, percorriamo strade impervie e poco battute finora, le stesse su cui stanno camminando i
dirigenti del Varese. Sfumato l’arrivo del patron di ItalSempione Pietro Vavassori (non ne facciamo un dramma, perché come ci ha rivelato il fondatore Enzo Rosa nei giorni scorsi la voglia di dialogare con il facoltoso amante del calcio e imprenditore, c’è sempre. E per lui la porta non sarà mai chiusa), in casa biancorossa si cerca il sentiero alternativo: quello che possa permettere alla squadra di calcio della città di fare un campionato di vertice.
La prima e vera sicurezza dalle parti di Masnago è il dialogo intavolato con l’ex patron e papà del Varese Ricky Sogliano. Un dialogo con la dirigenza, ieri, in città, c’è stato. Non si tratta assolutamente di un ingresso in società dei Sogliano. Assolutamente. Piuttosto di uno scambio di opinioni e vedute sul futuro, e la strada che deve prendere il Varese. Nulla più. L’aiuto dei Sogliano è mancato con chi li invidiava e ne era geloso. Ma non manca e non mancherà con i dirigenti varesini che amano il Varese: probabilmente potrebbero dare una mano ai biancorossi dal punto di vista tecnico.
Ma allora, cosa sta succedendo? Una sicurezza c’è: l’impianto dirigenziale e quello tecnico della rinascita dovrebbero (vale per quasi tutti, anche se qualcuno potrebbe cedere le proprie quote a breve, e qualcun altro rafforzare le proprie grazie anche all’arrivo – o meglio, ritorno – di uno sponsor che c’era già quest’anno ma non con una somma altrettanto importante) rimanere gli stessi. Tutto può essere, invece, sulla parte tecnica in questo momento: non è neppure da escludere una conferma di Melosi.
Squadra che sarà costruita, anche l’anno prossimo, dal direttore sportivo Giorgio Scapini. Questa volta, con un budget che dovrebbe avvicinarsi al milione di euro. Quindi, i tifosi, possono sperare davvero in un’altra stagione da sogno: una stagione per tornare tra i professionisti. Stagione che nascerà, a breve, sotto il segno di un gradito ritorno (probabilmente anche tra i ranghi societari) sotto il Sacro Monte del grande ex Bruno Limido. Le novità non finiscono qui: oggi è previsto un incontro con un altro imprenditore, già nel mondo del calcio. Nei giorni passati altri imprenditori, sempre del mondo del pallone, hanno tentato di avvicinarsi, ma sono stati respinti (non si tratta di Vavassori). Perché chi viene qui, lo deve fare per un solo motivo: l’amore.
E la Provincia con chi sta? La Provincia sta con i varesini, quelli bravi. E, ieri oggi e sempre, con chi ama il Varese più di tutti, ed è il migliore: Sogliano.