Revisioni fantasma: 80 anni di condanne

Revisioni fantasma e mazzette: prime condanne per il maxi processo “Motorizzazione Civile” di Varese. Pene complessive per oltre 80 anni di carcere.

Il giudice per l’udienza preliminare di Varese
ieri si è pronunciato in merito ai 95 primi indagati della super indagine avviata dal pubblico ministero e conclusa dal collega e sfociata nel novembre del 2012 con una raffica di arresti (12 gli indagati finiti in carcere all’epoca) che avevano coinvolto anche tre ingegneri e un ausiliare della Motorizzazione varesina. Fu un terremo.

50 con rito abbreviato

E le condanne pronunciate ieri dal gup confermano in primo grado la solidità dell’impianto accusatorio: le pene comminate ieri superano complessivamente gli 80 anni di detenzione.

Dei 90 coinvolti finiti davanti al gup Battarino in 50 hanno chiesto di essere ammessi al rito abbreviato (e per loro ieri il gup si è pronunciato), in cinque hanno chiesto e definito il patteggiamento (si tratta di figure secondarie), in cinque sono stati prosciolti dalle accuse (tra questi ci sono tre impiegati della Motorizzazione risultati estranei ai fatti), in 35, infine, sono stati rinviati a giudizio e compariranno a dibattimento a breve per affrontare il processo. Tra le posizioni per il quale il gup si è pronunciato ieri spiccano le quattro relative ai tre ingegneri e all’ausiliario della Motoizzazione.

Nell’ordine , ingegnere di 40 anni,, ingegnere di 50 anni, , ingegnere di 52 anni, e l’ausiliario di 54 anni.

Il gup ha accolto l’ipotesi accusatoria del pubblico ministero: i quattro, per la procura, rappresentano il vertice di un’associazione a delinquere che, per mesi, ha concesso revisioni del tutto farlocche in cambio di mazzette per mezzi che mai avrebbero potuto ottenerle in altro modo.

Interdizione dai pubblici uffici

Biason, con Riva, ha chiesto il rito abbreviato. E ieri il gup l’ha condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione (condanna già scontata di un terzo della pena) disponendo, per il solo Biason la cui posizione viene evidentemente considerata di particolare spicco in seno al sodalizio, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Se la sentenza sarà confermata in tutti e tre i gradi di giudizio Biason perderà per sempre il suo impiego alla Motorizzazione. Condanna relativamente più mite per Riva che aveva una posizione più defilata e che ha ammesso gli addebiti. Riva è stato condannato a due anni e dieci mesi.

Tomeo e Pacifico sono invece stati rinviati a giudizio e affronteranno il dibattimento. Riconosciuta l’associazione a delinquere anche per i giostrai coinvolti nel giro.

In sintesi erano proprio questi a raccogliere le richieste di revisione dei colleghi di Lombardia, Piemonte e Veneto, e a presentare la documentazione al quartetto di punta della Motorizzazione che poi provvedeva a “sveltire” le pratiche in cambio di mazzette, così dice l’accusa, che oscillavano tra i cento e i 250 euro a pratica.

Solo all’occorrenza

Nell’inchiesta furono coinvolti anche i titolari di due agenzie di pratiche auto: , 49 anni di Busto Arsizio, e , 63 anni di Varese. Il gup ha escluso per loro l’accusa di associazione a delinquere: non erano insomma parte del sistema guidato dal quartetto motorizzato, ma gioco forza a questo si rivolgevano all’occorrenza.

Maffini è stata rinviata a giudizio. Valli è stato condannato in primo gradi con rito abbreviato a un anno e otto mesi.

Tutti i legali dei sottoposti a condanna hanno già annunciato il ricorso in Appello una volta ricevute le motivazioni della sentenza.n 

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