«Basta polemiche, un eroe non ha colore politico»

Ieri si è intitolata la scalinata a lago di Luino che è stata battezzata con il nome di Guido Fontebuoni, fuochista della Marina Militare durante la Seconda Guerra mondiale

Una celebrazione che, come altre, ricordando la passata intitolazione di una piazza a Edgardo Sogno, ha mosso polemiche e proteste. Anche cittadini comuni hanno espresso la propria perplessità chiedendosi il perché dell’intitolare un luogo luinese a un concittadino che, nel 1941 ha combattuto contro gli Alleati. Contestazioni animate anche sui social con ring i gruppi Facebook cittadini. E non solo, la minoranza consiliare su iniziativa di , ha proposto una commissione di esperti che valutino d’ora in poi le intitolazioni cittadine, suggerendo anche nomi di grandi donne per i prossimi luoghi della città. Sul tema dice la sua il consigliere di maggioranza , ex presidente dell’Associazione Nazionale

Marinai d’Italia di Luino e promotore dell’iniziativa. «Dopo settant’anni finalmente Luino rende il giusto omaggio a un figlio della città che chiamato al suo dovere a soli 23 anni l’ha compiuto fino in fondo senza risparmiarsi e pagando il più alto prezzo possibile – afferma – Questa è l’unica cosa che conta. Un eroe è un eroe ed è sempre sbagliato da ogni parte cercare di dargli un colore politico – termina il consigliere – Lasciamo le polemiche agli altri e continuiamo a vele spiegate, un giorno quando tutti noi non ci saremo più, il ricordo del giovane Fontebuoni farà ancora parte come è giusto della vita della città.