«Giocatori senza giustificazioni»

Stefano Coppa è chiamato a difendere la sua squadra dopo la vergognosa prestazione con Avellino. «Multato Ukic perché ha mandato al diavolo il coach. Io ancora presidente? Chiedetelo a Castelli»

Luglio 2015, da qualche parte per Varese: «Sono stato io a chiedere a Moretti e Arrigoni di condividere con me ogni scelta, perché poi sarà più facile per me difenderle. Per la prima volta nella squadra che verrà ci sarà tanto di mio». Parole e musica di Stefano Coppa, in grado di sgombrare il campo a ogni equivoco.
E così è stato: nel momento più nero della stagione non è poi così difficile trovare il numero giusto da chiamare sulla rubrica.

Me la sento. Perché voglio difendere la scelta di prendere Moretti e Arrigoni, quella di fare una squadra più italiana, tutto ciò che era l’idea iniziale e che partite come quelle contro Caserta e Avellino mettono in discussione.
Ciò che è successo alla prima giornata e lunedì scorso lascia amareggiati anche me, Paolo e Bruno. Avellino è un brutto segnale e ci stiamo adoperando per capire perché sia arrivato.

E io concordo con quello che ha detto Edo Bulgheroni al vostro giornale: aspettiamo a criticare.
Non tutte le scelte sono state azzeccate, è vero, ma le vicissitudini in questa prima parte di stagione sono state tante e siamo solo alla decima giornata. Bisogna avere fiducia. Ma attenzione: non la voglio io, la chiedo per Arrigoni e Moretti, affinché possano lavorare con tranquillità. Non va gettato via il bambino insieme all’acqua sporca.

Un atteggiamento non giustificabile: fa più male com’è maturata la sconfitta piuttosto che la sconfitta in sé. Ripeto: difendo idea e progetto. Lavoreremo per capire cosa non va.

Durante la partita ha accusato un problema fisico: ieri gli esami non hanno evidenziato nessun malessere.
Quello che non mi è piaciuto di Roko è stato l’aver mandato a quel paese Moretti durante l’incontro: la nostra società non può accettare certi comportamenti. Per questo motivo è stato richiamato e multato: lui ha accettato la sanzione e ha chiesto scusa davanti a tutti. Anche Galloway pure lui è stato multato per il tecnico.

Stiamo già ragionando come se ci avesse già detto di no. Però gli abbiamo ricordato che fino al 23 dicembre avrà un contratto con Varese e ci deve dare quello che ci aspettiamo da lui.

Attenzione: io difenderò sempre questa squadra e chi l’ha costruita, ma fra le quattro mura del palazzetto farò quello che devo fare.

I panni sporchi si lavano in casa: non vado a sputtanare i miei giocatori sui giornali. Voglio solo che quello che ho visto lunedì sera non si ripeta un’altra volta.

L’umore dei tifosi è giustamente legato ai risultati. Ho visto un pubblico contento contro Torino e Bologna, proprio perché avevamo vinto. Quando invece perdi, e lo fai come l’ultima volta, ci sta che gli innamorati abbiano una reazione opposta: sembrava di essere tornati al 4 ottobre. Accetto la contrarietà dei tifosi, ne condivido l’amarezza e farò di tutto per lavorare e renderli di nuovo contenti.

Sì, assolutamente. Mi confronto sempre con loro e ho attestati di stima quotidiani. Ma è una domanda che dovreste fare ad Alberto Castelli e al cda, no?n