– La mostra di , 70 anni, ospite della casa di riposo da quattro anni, è stata inaugurata ieri pomeriggio nell’atrio dell’istituto di via San Giovanni Bosco, alla presenza del presidente e del sindaco . «Quando è arrivato era oscuro e taciturno» raccontano le animatrici. Uno «sgambetto di nome Parkinson» lo aveva mandato a terra. Poi, quasi per caso anche se Ilario ama ripetere che «niente è per caso», dopo aver iniziato ad eseguire ritratti delle operatrici dell’istituto,
l’ospite-artista ha ritrovato l’ispirazione. «Sono il pittore che si è permesso di fare qualcosa di bello» esordisce il signor Ilario. Le opere esposte spaziano da una veduta di Oslo al Charles Bronson di “C’era una volta il west”, da un omaggio a Degas alla “vita di reparto”, da Giovanni XXIII all’ultimo quadro, che raffigura il Pinocchio di Collodi. «Tutte realizzate negli ultimi due anni – fa notare , responsabile animazione dell’istituto – dipinge con uno stile unico, dai colori sgargianti e dai ritratti meravigliosi, uno stile e una passione che la malattia non sembra avere intaccato». Nel frattempo gli è stato messo a disposizione un vero e proprio “studio” per riprendere ad esprimersi appieno. Un piccolo miracolo in Provvidenza.
«Poesie e arte non danno il pane? Ma danno la vita» commenta il sindaco Farioli, che affida a Balì «un compito, in vista della patronale e per i 150 anni di elevazione a città», commissionandogli «un quadro da esporre in San Giovanni, per testimoniare il suo grazie alla città e a La Provvidenza. Lo metteremo all’asta». La mostra di Balì è aperta al pubblico fino al 15 dicembre: tutti i pomeriggi l’artista sarà disponibile a spiegare le sue opere. A fianco della mostra, ci sarà anche il mercatino natalizio dei lavori a maglia delle ospiti.