Un eurogol e poi la battaglia Il Varese sbanca Bari

BARI Esattamente due mesi dopo l’ultimo blitz esterno in campionato (1-0 a Cittadella il 9 dicembre) e dopo il record di quattro partite casalinghe consecutive, il Varese riassapora il dolce gusto della vittoria lontano da Masnago. E proprio come il 9 dicembre scorso è un difensore (Pucino) a decidere il match (allora fu Rea), per di più allo stesso minuto di gioco (il 12′). Lo fa a Bari, giocando un primo tempo da antologia e una ripresa da

battaglia (con un uomo in meno per l’espulsione di Damonte al 53′).Balza agli occhi, oltre al grigiore del cielo, al disgusto del popolo barese verso Matarrese (con 185 paganti…) e al degrado in cui versa lo stadio San Nicola, l’esclusione di Zecchin non solo dall’undici titolare, ma anche delle riserve. Pollice verso dopo la rifinitura della mattinata. Out anche Fiamozzi (al suo posto Struna in panchina), oltre a Rea, Marino, Ferreira Pinto e Martinetti, già sicuri del forfeit.

Che il Bari andasse aggredito subito, il Varese lo capisce eccome. E infatti sono i biancorossi a schiacciare gli avversari nella propria metà campo. Di Damonte le prime tre occasioni per l’1-0 (di testa al 3′ e di piatto al 5′ e all’11’). Tre indizi fanno una prova. E’ il 12′: angolo di Filipe, Lamanna smanaccia fuori come può, Pucino prende la mira dai 25 metri piazzando il pallone nel sette per l’eurogol del pomeriggio. Il Bari non ci capisce nulla, e 3′ dopo rischia di capitolare ancora. Ebagua però, anziché metterla in mezzo, prova il tiro diretto in porta da posizione impossibile: solo esterno della rete. Ci mettono 18 minuti i galletti per presentarsi dalle parti di Bressan con una punizione timidissima di Bellomo. Ma la superiorità del Varese è imbarazzante: un rigore a porta vuota quello che sbaglia Neto al 20′, e non è da meno quello fallito da Ebagua alla mezz’ora. Sembra una scampagnata, ma il Varese non è squadra da rose e fiori. E l’urlo di dolore di Neto Pereira, che si fa male da solo al 36′, rovina il pomeriggio ai tanti tifosi biancorossi appollaiati in uno spicchietto dello stadio sotto la tettoia. Al suo posto Juan Antonio.

Non ci si può aspettare lo stesso Bari nel secondo tempo. E infatti i galletti, dopo il té caldo, provano ad alzare la cresta, aiutati da un Varese meno pimpante. Al 7′ il tiro-cross di Tallo sul secondo palo mette i brividi a Bressan. Un minuto dopo Damonte, già ammonito per una ingenuità nel primo tempo, concede il bis su Bellomo: secondo giallo (eccessivo)

e rosso. Torrente le prova tutte: dopo Fedato (per Galano) inserisce anche Iunco (al posto dell’ex biancorosso Dos Santos). I pericoli vengono da Corti (quasi autogol), Sciaudone (tiro deviato in corner) e Ceppitelli (colpo di testa fuori). Le mosse di Castori (Carrozzieri per Oduamadi e Struna per Lazaar) danno ossigeno alla squadra, che col passare dei minuti soffre sempre di meno l’inferiorità numerica.

Il Bari attacca con poche idee, ma è Bressan a blindare l’1-0 sulla sventola di Rossi al 39’e soprattutto sul colpo di testa di Ceppitelli all’ultimo istante (con palla sul palo). Al triplice fischio finale, anticipato dal secondo cartellino giallo a Sciaudone, esplodono la rabbia dei tifosi locali contro la proprietà e l’immensa festa del popolo biancorosso, resa ancora più grande dal risultato del Bentegodi.
Luca Calvi

BARI-VARESE 0-1
Bari (3-4-3): Lamanna; Ceppitelli, Dos Santos (54′ Iunco), Polenta; Sabelli, Sciaudone, Bellomo, Rossi; Galano (52′ Fedato), Tallo, Ghezzal. In panchina: Pena, Altobello, Ristovski, Defendi, De Falco. Allenatore Torrente.
Varese (4-4-2): Bressan; Pucino, Troest, Corti, Franco; Oduamadi (68′ Carrozzieri), Filipe, Damonte, Lazaar (81′ Struna); Neto (37′ Juan Antonio), Ebagua. In panchina: Bastianoni, Kone, Tripoli, Scapuzzi. Allenatore Castori.
Arbitro: Cervellera di Taranto.
Marcatore: 12′ Pucino (V).
Note: espulsi Damonte (V) al 53′ per doppia ammonizione e Sciaudone (B) al 93′ per doppia ammonizione. Ammoniti Damonte, Oduamadi (V), Sciaudone e Polenta (B). Angoli 9-4. Recupero 1′ e 3′. Spettatori 6.000 circa. Incasso 17.691 euro.

b.melazzini

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