Sul palco del Twiggy sale un libro “Cuore Apolide”, il noir a spicchi

Un libro venuto su così: tracciato dalla penna di un ragazzo che sa scrivere bene e foraggiato con la passione di chi ha creduto in lui. Si chiama “Cuore Apolide”, è un romanzo noir che profuma di basket, e verrà presentato domani sera al Twiggy

– Vien voglia di saperne qualcosa in più, decisamente. Vien voglia di conoscere , 45 anni di cui 23 a fare il giornalista e un paio di passioni grosse: la scrittura e la pallacanestro. Che quando si mettono insieme fanno faville.

Il libro che verrà presentato domani non parla di basket, ma il rumore della palla a spicchi che rimbalza sarà una eco che accompagnerà il lettore dalla prima all’ultima pagina, e poi scopriremo perché. «Il mio romanzo – dice l’autore – è un noir nel quale ho giocato con la psicologia dei personaggi, con la loro emotività. La mia idea ha incontrato un editore vicentino che ha deciso di crederle e pubblicare il libro, ed eccoci qua».
Sede inusuale, quella del Twiggy: un palco dal quale solitamente si suona musica ospiterà un libro. «Le altre presentazioni sono state più classiche: biblioteche, librerie accompagnato dall’amico che presentava le serate. Poi è successo che qualche settimana fa sono finito a parlare di Cuore Apolide in una birreria di Busto Arsizio circondato da amici. Ecco perché il Twiggy».
E qui occorre spiegare, ed ecco che la pallacanestro torna a farsi sentire: «La mia passione per la Pallacanestro Varese mi ha portato su un forum di tifosi, che sono diventati amici. La birreria di Busto, per dire, è gestita da uno di loro. E grande tifoso di basket è anche chi mi ha intervistato in quell’occasione e mi intervisterà domani al Twiggy: , moderatore della serata. A Busto eravamo circondati da gente che faceva il tifo per noi e ci conosceva, per cui ci siamo permessi il lusso di giocare e scherzare tra di noi. Domani sera non sarà così, anche se ci piacerebbe regalare qualche risata a chi verrà a sentirci».
Cuore Apolide non è il primo romanzo di Roberto Pegorini: alle stampe era già andato “Vita a Spicchi”: «Interamente ambientato nel mondo del basket, con prefazione di Gianmarco Pozzecco. Spero che il Poz venga domani sera, ci sarà tanta gente del basket e mi piacerebbe vedere pure lui».
Finita qui? No, per nulla: e ora i tifosi di Varese aprano i rubinetti delle emozioni. Perché nella pagina dei ringraziamenti di Cuore Apolide oltre agli altri c’è un nome: quello di . «Un nome e un numero: il suo e quei 62 centesimi che gli sono serviti per il tiro della vittoria sul campo di Siena nella semifinale di due anni fa. Dusan ha avuto una vita incredibile, è stato a un passo dalla morte, ma ha vissuto per arrivare a fare quel tiro. E il messaggio è chiaro, oltre che bellissimo: può accadere di tutto, la vita riserva sorprese e mazzate. Ma poi è capace di regalarti 62 centesimi che possono cambiare tutto».