Pro Patria-Cremonese: le pagelle tigrotte

Il nuovo acquisto per la formazione bustocca, firma il gol vittoria: una vittoria che dà morale, ed ora la salvezza non è solo un’illusione

Per buona parte della gara resta a guardare, perché la Cremonese non punge. Nel finale però è decisivo quando nega il gol a Brighenti che già pregustava il decimo sigillo stagionale. Saracinesca.

Nel primo tempo battibecca con Pala (“Sbagliava i tempi di uscita” spiegherà il tecnico in sala stampa) ma la prestazione del Piso non ne risente. Fa buona guardia, portando il suo contributo alla buona prova difensiva dei tigrotti.

Alterna qualche indecisione a chiusure difensive di ottima fattura. Grinta da vendere. Nel complesso una buona partita, dopo il passaggio a vuoto di Bolzano.

Sempre più leader della difesa. Non solo esperienza e mestiere, ma anche personalità, cuore, e una voglia matta di portar fuori i tigrotti dalle sabbie mobili. Imprescindibile.

Torna terzino e si rende protagonista di una prova convincente. Pulito, preciso, attento. Bene così.

Gli basta una manciata di secondi per timbrare il suo primo sigillo in maglia biancoblù. Il gol della prima vittoria stagionale basterebbe per strappare un voto alto, ma non fa solo quello: finché c’è benzina nel serbatoio dà una mano preziosa in entrambe le fasi.

Pala gli ha cucito su misura questo ruolo di frangiflutti davanti alla difesa. Scelta nata per necessità, ma l’intuizione si è rivelata azzeccata. Ricopre il ruolo con attenzione e grinta, risultando uno dei tigrotti più preziosi sul piano tattico

Solita partita generosa. Cuore, gambe e polmoni, senza risparmiarsi mai.

Si sacrifica in fase difensiva e supporta le punte quando la palla ce l’ha la Pro Patria. Finché regge fa bene la sua parte.

Corre e pressa per novanta minuti cercando di tenere sotto pressione la difesa grigiorossa. Non sempre i movimenti sono quelli giusti, ma esegue il compito con diligenza e senza mai tirarsi indietro.

L’assist per il gol di D’Alessandro porta la sua firma. Quando ha la palla tra i piedi, dà sempre la sensazione che possa inventare qualcosa. E non si risparmia mai: esce stremato all’85’.