MILANO C’era bisogno di un’impresa per ribaltare quell’inizio da incubo, quel parziale di 18 a 0 con cui Siena aveva iniziato la partita: un’impresa titanica, perché Siena non è squadra che si fa recuperare parziali così.
Varese ci ha provato con la forza di una squadra dal cuore immenso, ed è arrivata a sfiorare una vittoria che sarebbe stata qualcosa di fuori da ogni logica.
Il terzo quarto è stato all’insegna dell’equilibrio. Illusoria la bomba di Green (32-45) subito replicata da Brown, illusorio il gioco da tre punti di Green (39-54) subito annullato da Brown (39-57).
I tre fischietti poi non hanno fatto nulla per dare una mano a Varese, anzi: un (fiscale) tecnico fischiato a Vitucci permette a Siena di volare avanti (40-60). Non è servita a nulla poi l’invenzione di Green (canestro dalla sua area involontario cercando un passaggio per Polonara), immediatamente annullata da Brown (ma va?) per il 44-62.
Poi c’è stata solo la Cimberio. Trascinata da Green e Dunston, tenuta a galla da un Talts meraviglioso, la squadra di Vitucci ha rosicchiato un punticino dietro l’altro: bomba di Ere per il 52-66 a 7’45” dalla fine, poi Green per il 59-66 e il 61-66. Hackett inventa la tripla del 61-69 a 2′ dalla fine, poi Varese ha per due volte la palla di un incredibile -2: ma gli arbitri annullano (passi) il canestro di Talts che avrebbe significato il 67-69. E’ Bobby Brown, dalla lunetta, a sigillare il trionfo senese.
Francesco Caielli
e.romano
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