BUSTO ARSIZIO «Basta morti sulle strade. Ci vuole più sicurezza». L’appello dell’Associazione Familiari delle Vittime della Strada “Per una strada che non c’è” risuona in commissione lavori pubblici. Una delegazione dell’associazione, che si batte per la sensibilizzazione contro i pericoli della mobilità, è stata chiamata per un’audizione sul tema della sicurezza stradale, nell’ambito di un’interrogazione del consigliere del Movimento Cinque Stelle Giampaolo Sablich. «Rotatorie agli incroci più pericolosi e tempi di passaggio differenziati tra pedoni e automobili ai semafori – invoca il presidente dell’associazione Ernesto Restelli – Ci sono troppi morti sulle strade, a Busto in dieci anni sono aumentati del 260%. Siamo qui per sensibilizzare le amministrazioni comunali a cambiare le cose». La signora Wanda Zanetti, che tredici anni fa ha perso suo figlio in un terribile incidente all’incrocio tra il Sempione e via Tasso ai Santi Apostoli, chiede che «si
faccia finalmente la rotatoria, di cui si parla ormai da anni senza mai arrivare a realizzarla». L’assessore alla viabilità Claudio Fantinati illustra l’impegno dell’amministrazione sul tema della sicurezza stradale, a partire dagli interventi previsti nell’ambito del piano nazionale di sicurezza stradale (che ha recentemente ricevuto 400mila euro di finanziamenti regionali) al restyling dei semafori (in arrivo altri 200mila euro di investimenti per un secondo lotto di interventi su almeno 14 impianti agli incroci a più alta incidentalità) che prevede anche l’installazione di una serie di semafori a chiamata pedonale nei luoghi più a rischio. La rotatoria di via Tasso invece è attualmente in fase di studio: «Purtroppo ci sono grossi problemi di acquisizione delle aree per la realizzazione della rotonda – spiega Fantinati – nel frattempo abbiamo commissionato delle rilevazioni sul traffico, ma personalmente ipotizzo come soluzione quella di una semaforizzazione intelligente».Andrea Aliverti
f.artina
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