Porta un pianoforte in alta quota Oggi il concerto a 4mila metri

GALLARATE Svincolare la musica colta da auditorium e sale da concerto, luoghi deputati all’ascolto, ma che a volte intimoriscono quanti vorrebbero accostarsi a sonate e preludi, non è un’operazione nuova. C’è chi però sta portando questa tendenza a livelli mai raggiunti, nel vero senso del termine. Oggi a mezzogiorno le note di Mozart, Bach, Chopin, Satie, Rachmaninov e Beethoven risuoneranno in Valle D’Aosta al cospetto del Monte Cervino, sul ghiacciaio del Plateau Rosà.Un elicottero porterà ai 3899 metri di altitudine della Gobba di Rollin un pianoforte a coda – due metri di lunghezza per trecentocinquanta chilogrammi di peso – e gli spettatori di questo straordinario evento. Ideatore e protagonista dell’iniziativa il

pianista e compositore Filippo G. Binaghi, trentenne gallaratese che dopo aver esordito con concerti in teatro ha scoperto la possibilità di suonare all’aperto, in luoghi suggestivi che contribuissero a “indirizzare il messaggio musicale verso una più ampia prospettiva sensoriale” e favorissero l’improvvisazione artistica.Questa la filosofia alla base di “Wild Piano”, progetto nato nel 2009 per sfidare l’ambiente naturale, dislocando uno strumento non esattamente portatile, e al tempo stesso inserirsi in essa, utilizzando come sfondo per le performance cascate, colline, cave, boschi e laghi alpini. «Wild Piano – spiega Binaghi – vuole avvicinare un particolare pubblico, attento alla natura e ai suoi più intimi aspetti, alla musica e fargli scoprire nuove sensazioni».Emilia Carnaghi

s.bartolini

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