La Yama bussa alle porte della storia Se le apre ci sono le finali Champions

BUSTO ARSIZIO All’appuntamento con la storia è sempre bene fischiettare, fingere di non pensarci. Altrimenti l’emozione può schiacciarti, com’è accaduto alla Cimberio nella finale del Forum. Le bimbe di Parisi meritano il viaggio a Disneyland, che è la final four di Istanbul: chiamata sublime porta fin dall’epoca dei sultani, terra promessa di chi vuol certificare lo status di grande d’Europa.

Lo meritano, ma lo devono conquistare. Hanno la carta di riserva del golden set, ma è bene evitare di ridursi a un’orrida lotteria che rischia di non premiare le più forti. All’andata l’Azerrail si è dimostrata poca cosa: un gran martello e poco altro, tra cui la ricezione da oratorio. Su questo le farfalle devono insistere: messa la museruola a Hodge metà del lavoro è fatto, forza murone.

Non è il momento di usare il fioretto: troppo lezioso. Non è neanche il momento di usare la spada: la potenza può sfuggire al controllo. Per arrivare in Turchia meglio la sciabola, non a caso arma prediletta dei giannizzeri ottomani: abbina forza e precisione, doti che la Unendo Yama possiede, diffuse e superiori alle rivali.

Non è il momento di giocare bene: conta solo di portare a casa il grisbì. È come una finale e le finali si vincono, non importa come. Le biancorosse non avranno l’inimitabile sostegno del loro pubblico, paradossalmente può essere un vantaggio: meno pressione, condizione ideale per una squadra che finora ha dimostrato di soffrirla.

All’andata sussurrammo parole che credevamo di saggezza nell’orecchio ricettivo di Valeria Caracuta, chiamata al gravoso compito di vice Lloyd ad altissimo livello: lei le avvalorò con una prova di grande sostanza mentale, al di là delle sbavature di squadra. Adesso, se potessimo mandarle un sms, le scriveremmo più o meno le stesse cose, con la preghiera di inoltrarle alle compagne. Le diremmo: sii normale, sarai eccezionale. Aggiungeremmo: se ieri avevi paura dell’aereo e oggi sei a Baku, vuol dire che puoi tutto, e Istanbul è persino più vicina.

Stefano Affolti

a.confalonieri

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