VARESE Le strade di Varese entreranno nella leggenda. E dopo marzo, percorrere le vie del centro storico sarà come fare un salto in un film. Visto che diventeranno il set del prossimo lungometraggio del regista livornese Paolo Virzì. Uno dei più interessanti cineasti contemporanei, Virzì, racconterà l’anima di una città e soprattutto della gente che ci vive. Così ha fatto nella pellicola che l’ha portato al successo, “Ovosodo”, in “Caterina va in città”, dove è emerso il contrasto tra la grande capitale e il piccolo paese di provincia. Arrivando infine ai recenti “Tutta la vita davanti” e “La prima cosa bella”. Non sarà quindi un film qualsiasi, tenendo conto che tutti i lavori di Virzì sono sempre caratterizzati da una forte critica sociale. E non è quindi un caso che, per raccontare la vicenda narrata nel “Capitale umano” – la cui scenggiatura è tratta dal libro “Human capital” dello scrittore americano Stephen Amidon –
abbia scelto una delle città più ricche d’Italia. Se la periferia livornese, in particolare il quartiere Ovosodo che dà il nome all’omonimo film, era perfetta per una storia proletaria, Varese diventa l’archetipo di un dramma che si svolge nella ricca e produttiva Lombardia. Varese è solo parte della location, mentre la maggior parte delle riprese dovrebbe aver luogo in Brianza. Come spiegava qualche giorno fa lo stesso Virzì, definendo il suo film «un thriller brianzolo, un noir padano che vuole raccontare le conseguenze che la grande ansia del denaro può avere sulle persone nell’epoca dei grandi crolli finanziari, insomma, la realtà che stiamo vivendo oggi». A Varese le riprese inizieranno lunedì e dureranno al massimo fino a giovedì. Per riprendere successivamente nella settimana del 18 marzo, per un totale di cinque giorni. Le prime riprese avranno luogo in via Veratti e piazza Beccaria. La seconda fase potrebbe interessare anche altre parti del centro storico.
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s.bartolini
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