Busto Arsizio – «Fare è tutta un’altra storia. Siamo noi l’unico voto utile». È risuonato in un videoclip l’appello del candidato premier Oscar Giannino ai candidati e ai militanti riuniti in Sala Tramogge ai Molini Marzoli di Busto Arsizio per l’incontro elettorale organizzato mercoledì sera dal comitato “Fare per Fermare il Declino” di Busto Arsizio e Valle Olona presieduto da Roberto Castiglioni. In campo “otto videoclip per otto candidati”, con gli alfieri di Fare dell’Altomilanese che si sono presentati in video mettendoci la faccia e illustrando le loro proposte per declinare i dieci punti del manifesto “Fermare il Declino”.
Tra loro anche Antonella Lattuada e Luigi Desiderato, in rappresentanza dell’associazione spontanea “Imprese che Resistono”, nata nel 2009 nel pieno della crisi economica che ha colpito le piccole e medie imprese, che ha scelto di sostenere il movimento di Oscar Giannino candidando anche il proprio portavoce Luca Peotta come capolista di “Fare” in Piemonte. Il cavallo di battaglia su cui Giannino & C. puntano tutto è smascherare il tema del cosiddetto “voto utile”.
«Gli effetti dell’ultimo ventennio di ?voto utile? – hanno spiegato alla platea bustocca i candidati di Fare – sono il consolidamento di una casta politica autoreferenziale, la perdita di competitività e l’impoverimento del paese, l’accumulo del debito pubblico». Da questo punto di vista, il voto di protesta a Beppe Grillo non è la risposta giusta, secondo i “fattivi”: «Anche
se ha la stessa nostra rabbia nei confronti della casta, il Movimento Cinque Stelle non propone un programma coerente: alcune delle loro proposte sono condivisibili, ma molte altre sono superficiali e contraddittorie». Nei giorni scorsi a Saronno, rispettivamente sabato pomeriggio e martedì sera, erano già intervenuti alcuni dei fondatori del movimento, gli economisti Michele Boldrin e Alessandro De Nicola.Andrea Aliverti
p.rossetti
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