Vorrei esprimere una mia utopia. Ammiro Napolitano come Presidente della Repubblica e come politico di “antico stampo gramsciano” ma l’aver nominato i 10 saggi per dirimere l’impasse governativa, scegliendoli tra pur autorevoli personalità, ma tutti legati ai partiti, mi lascia perplesso. Ecco l’utopia: perché non dare l’incarico a persone comuni, capaci, oneste, “saggi”
lontani dal profumo del potere, come un operaio, un impiegato, una casalinga, un docente, un sacerdote della Caritas, un bancario, un sindacalista, un pensionato, un anziano sindaco, un medico dell’Asl. Queste categorie di italiani non sono all’altezza di esprimere persone che si occupino con lealtà e competenza delle difficoltà quotidiane e oggettive della gente?