Mediaset vuole Rai Way e mette sul piatto oltre 1,2 miliardi di euro. Ma il Governo stoppa l’offerta così come proposta da Ei Towers: la società delle torri televisive, vista la sua importanza strategica, dovrà restare controllata a maggioranza assoluta dalla Rai. Lo prevede la legge, per la precisione un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014, che aveva disciplinato lo sbarco in Borsa di Rai Way. Il comunicato del ministero dello Sviluppo economico, diffuso a mercati chiusi, di fatto fa decadere l’attuale offerta del gruppo controllato al 40% dal Biscione che, tra le altre cose, è subordinata al raggiungimento di una partecipazione pari almeno al 66,67% del capitale di Rai Way
Un po’ a sorpresa, martedì notte Ei Towers ha annunciato un’Opas sul 100% della società proprietaria della rete di trasmissione e diffusione del segnale Rai, che solo tre mesi fa ha fatto il suo debutto a Piazza Affari. Obiettivo: costruire il campione nazionale dell’infrastruttura di trasmissione televisiva, allineando l’Italia agli altri principali Paesi europei (Francia, Gran Bretagna, Spagna) dove il settore delle torri fa capo a un singolo operatore nazionale. L’offerta, lanciata a 4,5 euro per azione, prevede il pagamento di una componente in contanti, pari a 3,13 euro, e una componente azionaria, costituita da 0,03 azioni ordinarie Ei Towers di nuova emissione. Il corrispettivo incorpora un premio del 22% rispetto al prezzo delle azioni Rai Way del 23 febbraio e un premio del 52,7% rispetto al prezzo dell’esordio in Borsa della società, avvenuto lo scorso 19 novembre.
Piazza Affari ha già dato il suo verdetto, premiando tutti i titoli coinvolti: Rai Way +9,46%, Ei Towers +5,26%, Mediaset +1,35%. Che avesse un senso, in prospettiva, un’integrazione tra le due società italiane delle torri ne era convinto Camillo Rossotto, presidente di Rai Way nonchè cfo della Rai, che, a margine del roadshow in vista dell’Ipo lo scorso novembre a Milano, disse: «Una possibile integrazione con Ei Towers è un discorso che ci starebbe, è uno scenario che in un Paese razionale avrebbe senso, una logica, ma non
so quando, è un discorso futuribile». A distanza di soli tre mesi quel futuro è arrivato ma un primo stop è già giunto ieri sera dal Governo che, pur sottolineando come l’offerta dimostri il «successo» della quotazione, ha ricordato che un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale «non inferiore al 51%». E l’offerta di Ei Towers, tra le altre cose, è subordinata al raggiungimento del 66,67% del capitale di Rai Way.
L’Antitrust in ogni caso ha comunicato valuterà l’eventuale acquisizione di Rai Way da parte di Ei Towers per verificare se l’operazione porterà alla creazione o al rafforzamento di una posizione dominante sul mercato nazionale.