Finita la stagione parte il mercato

Ciclismo - Alafaci alla Trek-Segafredo attende l’arrivo in ammiraglia di Ivan Basso, Zanini resta all’Astana

Il 2016 ciclistico volge al termine e lo sguardo è già alto e fiducioso verso l’orizzonte, il 2017. Perché la tristezza di una stagione che si conclude è mitigata dal piacevole pensiero che fra tre mesi, per fortuna, tutto riprenderà daccapo, come sempre. Proprio come nella celebre frase del film Febbre a 90° (che però parlava di calcio), «la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c’è sempre un’altra stagione». In attesa delle prove mondiali di Doha, che prenderanno il via domenica 9 con le cronosquadre maschili e femminili, è già tempo di fare la cernita dell’annata ciclistica che verrà. Partendo innanzitutto dai nostri corridori. Luca Chirico non ha vissuto una stagione esaltante nel 2016, che per lui doveva essere quella della consacrazione, ma qualcosa è andato storto. Poche corse, pochi piazzamenti, e la necessità di fare tabula rasa. Il portoceresino, classe 1992, non proseguirà infatti la sua avventura con la Bardiani Csf: dopo due stagioni con il “Green-Team”, Luca non rinnoverà il suo contratto, in scadenza proprio al termine del 2016. Ora resta da capire quale sarà la sua prossima destinazione, anche se sembra che il corridore abbia contatti ben avviati con un paio di formazioni. Discorso simile, ma solo in parte, per Ivan Santaromita, che come Chirico non è reduce da una stagione memorabile e lascerà la Skydive Dubai dopo un solo anno di militanza. Nelle ultime settimane la formazione degli Emirati Arabi è sembrata in disarmo, con tanto di iscrizione revocata alle corse del Trittico Lombardo, e prossima all’oblio ciclistico. Da qui l’esigenza di cambiare nuovamente casacca per il campione d’Italia nel 2013. Santaromita chiuderà l’accordo e firmerà già questa settimana per una formazione italiana, ma in attesa di conferma ufficiale lo stesso corridore preferisce mantenere un profilo basso ed evitare proclami anticipati. Dopo tre stagioni poco fortunate, comprese le due con la Orica Green-Edge, il 32 enne di Clivio riparte da una formazione italiana per rilanciarsi definitivamente. Nonostante

queste annate prive di grosse soddisfazioni, Santaromita non ha visto mai mancare la fiducia del commissario tecnico Davide Cassani, che lo ha convocato in Nazionale anche per l’ultima Tre Valli. Una chiamata che testimonia una volta di più il valore del corridore, che ora cercherà nuovamente il meritato riscatto. Chi non lascia, bensì raddoppia è Eugenio Alafaci, che ha firmato in estate il suo rinnovo biennale con la Trek-Segafredo. Come per Santaromita, anche per Eugenio nel finale di stagione c’è stata la soddisfazione di vestire la maglia azzurra, alla Coppa Bernocchi, al fianco di Giacomo Nizzolo, che sarà l’uomo di riferimento dell’Italia anche a Doha. Negli anni da professionista (la prossima stagione sarà la quarta per il 26enne di Carnago) Alafaci si è ritagliato il ruolo di uomo fondamentale per le volate e le vittorie di uno sprinter come Nizzolo. Un corridore come ce ne sono pochi nel panorama mondiale, lontano dai riflettori ma largamente importante. Alla Trek-Segrafredo Alafaci troverà Ivan Basso, che ha lasciato la Tinkoff, squadra che chiuderà i battenti al termine di questa stagione. All’interno della squadra italo-americana, invece, Ivan assumerà un ruolo importante nel progetto giovani con tanto di collaborazione con il Centro Mapei, che il cassanese conosce molto bene. Sempre nel mondo dirigenziale, Stefano Zanini proseguirà la sua avventura all’Astana, come direttore sportivo, ruolo in cui si sta affermando sempre di più. La gradita novità a partire dal 2017 sarà l’avvento ufficiale di Edward Ravasi tra i professionisti: il classe 1994 di Besnate farà parte della Tj Sport-Lampre, la nuova declinazione della Lampre Merida. Dopo una stagione clamorosa a livello Under 23, culminata con il secondo posto generale al Tour de l’Avenir, Edward farà finalmente il salto. Scalatore purissimo, atleta e professionista esemplare, il giovane Ravasi non ha mai voluto affrettare i tempi, vivendo nel 2016 con la maglia della Colpack l’annata del salto di qualità, certificata da cinque successi e tanti piazzamenti. Ora per lui viene il bello.