«Cerco sempre un rapporto dialettico con i Comuni»

Ieri a Somma Lombardo il presidente di Sea Modiano ha incontrato cittadini e amministratori locali

«Sono qui e non mi nascondo», afferma alla platea di cittadini e amministratori locali Pietro Modiano, presidente della Sea, la società di gestione di Malpensa e Linate. La sua presenza a Somma Lombardo, ieri nel tardo pomeriggio, ha prodotto una sala Giovanni Paolo II da tutto esaurito. Presenti amministratori locali attuali e del passato, sindacalisti, esponenti di comitati ambientalisti, semplici cittadini.

L’interesse su Malpensa è alto, non ci sono dubbi. E sebbene il presidente abbia ammesso di aver riscontrato un «modesto interesse» sul tema nei precedenti incontri in giro per i Comuni, la risposta di Somma l’ha, in parte, smentito. «L’aeroporto è l’aeroporto, non come la Fiat», ha esordito il numero uno di Sea. Ma per il territorio e i suoi abitanti, lo scalo del duemila è valso sogni, aspirazioni e timori da grande fabbrica, proprio come la Fiat. Un buon motivo per riempire la sala comunale dopo una giornata di lavoro, spostando in là l’ora della cena e del rientro a casa ad almeno centocinquanta persone.

«Il masterplan (piano di sviluppo di Malpensa, ndr) lo abbiamo ritirato, non è piaciuto al territorio e ne abbiamo tenuto conto. Quello ridefinito è senza la terza pista e con un’area cargo ridimensionata», ha ricordato Modiano. «Certo, quello che va bene per la Sea non è detto che vada bene per il territorio, ma io cerco un rapporto dialettico tra Sea come azienda e i Comuni attorno allo scalo».

Nessun pugno di ferro da parte della presidenza, ma la certezza del proprio ruolo sì. «Io ho le idee chiare: devo aumentare il valore del patrimonio che amministro con il vincolo di un certo benessere per ciò che sta attorno. Non vivo obiettivi in conflitto», ha riferito Modiano. Vantando la crescita di Malpensa (+19% di passeggeri nel mese di dicembre 2016, ma anche il cargo procede a gonfie vele), Pietro Modiano ha ammesso la propria contentezza: «È un grandissimo valore, significa connettere l’area milanese con il resto del mondo. Sea valeva 1 miliardo nel 2012 e ora ne vale 2». Ma, poi, ha continuato: «Se Malpensa cresce, vuol dire lavoro, occupazione, ma anche inquinamento». E come si bilanciano questi due lati della stessa medaglia? «Non c’è una ricetta preconfenzionata, è la democrazia a risolvere il quesito», ha dichiarato Modiano.

Confronto, dunque, ma per giungere, infine, a un punto di vista condiviso che sarà, giocoforza, un compromesso tra le parti.

«Esco da qui rincuorato», ha concluso il presidente Sea. «Crescita per noi è fare utili, dividendi e creare benessere. La gente che vola a basso costo è benessere; attrarre turisti qui è benessere e far volare nel mondo è benessere. Facendo il nostro mestiere, contribuiamo allo sviluppo». Ma la missione non è compiuta, secondo Pietro Modiano, perché «la crescita deve essere compatibile con il territorio che ci ospita», ha detto. «Dobbiamo mettere in linea il beneficio e trovare il terreno comune su cui misurare le compensazioni». L’impegno è preso, la sfida in cui credere aperta.