«Vincere col sorriso: è il massimo»

Matteo Perazzolo si avvicina alla sfida promozione di domenica con la simpatia delle sue vignette

Le sue vignette hanno accompagnato tutta la stagione dei biancorossi, e per questo motivo Matteo Perazzolo in questi giorni ha chiamato tutti i tifosi a raccolta con un altro dei suoi capolavori. I protagonisti, neanche a dirlo, sono Capelloni e Marrazzo. Un dubbioso Carminetor che chiede a Daniele: «Cape dove vanno tutti?», e viene rassicurato dal metronomo biancorosso: «Tranquillo Marra, vanno allo stadio. Ci siamo quasi».

Un modo simpatico per preparare anche il pubblico al pomeriggio storico di domenica, che lo stesso Matteo ci spiega così: «Ormai Capelloni e Marrazzo assieme sono una vignetta unica, sono due grandi personaggi. Ho preso queste foto fatte a Solbiate domenica scorsa durante la partita contro il Saronno e le ho inserite nella vignetta, per richiamare un po’ il pubblico allo stadio, ma è una cosa simpatica. Alla fine sia Marrazzo che Capelloni si divertono da matti, e quando non faccio vignette paradossalmente sono loro a venirmele a chiedere. Ne ho pubblicata anche un’altra, nello stesso stile, con Gheller che richiama a suo modo il pubblico, da guerriero. Però è stata un’eccezione». Come un’eccezione? «Sì, perché tendo sempre a non farne troppe di vignette, preferisco non esagerare anche perché dopo un po’ possono anche diventare noiose. Non ne ho fatte troppe proprio per questo motivo, non mi piace che diventi una cosa pressante ed antipatica». Domenica Matteo sarà presente dal suo posto nel settore Distinti, pronto a festeggiare il ritorno dei biancorossi: «Non posso sicuramente mancare domenica in un giorno così importante. Mi auguro che ci sia tanta gente, perché quest’anno abbiamo fatto più pubblico noi di tante squadre di Serie B. Lo zoccolo duro è rimasto, infatti stiamo facendo grandi numeri sotto questo aspetto. E domenica mi aspetto un pienone. Come detto, abbiamo tifosi da Serie B, quindi adesso torniamoci in Serie B, perché questa Eccellenza è stata carina e divertente, però basta, noi dobbiamo stare più in alto. Anche la Serie D ci sta stretta».

Non potrà mancare la sua macchina fotografica: «La porto quasi sempre, però preferisco fotografare dagli spalti che dal campo. Ci sono delle prospettive che dal campo non si possono trovare. Ad esempio quando Marrazzo parte e corre a festeggiare sotto la curva: è uno scatto difficile da prendere dal campo, se non di schiena. Invece dagli spalti la posizione è perfetta, infatti l’ho fotografato parecchie volte così. Poi il mio posto, a prescindere dalle fotografie, è tra il pubblico, non in campo. Sono un tifoso,

e mi piace stare tra i distinti, ho iniziato a seguire il Varese a metà anni novanta, era il ’96 forse». In caso di promozione, ci aspettiamo qualche altra opera d’arte da parte di Matteo: «Ci sto pensando, alla fine mi piace, è simpatico e in tutto quello che faccio mi aiuta la mia passione per la fotografia, un interesse che ho da qualche anno, faccio anche parte di un gruppo di Buguggiate. Tutte le vignette che ho preparato nascono proprio dalle mie conoscenze fotografiche».