Cosa accadrebbe nel caso Tosi mollasse Salvini?

Tosi se la sentirà d’abbandonare la sua fondazione “Ricostruiamo il Paese” e di allinearsi agli ordini di Salvini non correndo per sè alle regionali del Veneto? A giudicare dal tempo che si è preso per decidere, pare assai riluttate all’idea di obbedienza al segretario della Lega. Del resto i patti erano diversi, e comunque nella Lega ciascuno aveva sempre deciso a casa sua, i lombardi in Lombardia, i veneti nel Veneto eccetera. Ma se Tosì si rifiuterà di chinare il capo, che cosa può succedere nel centrodestra? Non mi vedo Berlusconi che scende in campo contro Salvini: ne uscirebbe con una pesante sconfitta.

Corrado Marchi

Forse Berlusconi abbozzerà, alla fine schierando Forza Italia con la Lega a sostegno del candidato presidente Zaia. Ma non è detto che basti per vincere. Perché è possibile che l’Ncd affianchi Tosi, nel caso egli si autocandidi nella corsa al governatorato. Partita dunque nient’affatto chiusa, pur se la coppia Salvini-Berlusconi sarebbe favorita. C’è peraltro un risvolto importante da considerare: in Campania Forza Italia avrà bisogno dell’Ncd (e viceversa) per coltivare speranze di successo. Saranno compatibili due scelte opposte? In passato questa non è

stata l’eccezione, e invece la regola: a livello nazionale ci si coalizzava in un modo, nelle periferie amministrative in un altro. Poteva capitare che le due opzioni combaciassero, però non sempre. Ora l’ostacolo è Salvini che dice: nessuno dei nostri alleati dev’esser partner di Renzi nel governare e nell’effettuare riforme costituzionali. Se Berlusconi non rompe per davvero il patto del Nazareno, resta partner sostanziale di Renzi e si allea con l’Ncd in Campania, la Lega lo accetterà come sodale in Veneto?

Max Lodi