Marcia su Roma o manifestazione?

Non sono un leghista, anzi! Ma da quel democratico verace che sono, fui e sempre sarò, vorrei che qualche altro verace democratico del PD mi potesse spiegare per quali motivi se la Lega indice una manifestazione a Roma si parli di “marcia su Roma” (evocando una azione di triste memoria), mentre se i sindacati organizzazono una calata su Roma (una gita, una scampagnata !) si parli di democratica manifestazione? Lega e sindacati : per il politically correct quelle dei sindacati sono manifestazioni di democratico dissenso, quelle della Lega pericolosi revivals di un passato da scordare e condannare. Personalmente diffido di tutte le spontanee (o spontanee ?) manifestazioni oceaniche, mi ricordano tante altre adunate oceaniche in particolare quella del 10 giugno 1940, il giorno delle baionette !

Carlo Mario Passarotti

Proprio così. Due pesi e due misure, nella perfetta rimozione dei princìpi liberaldemocratici. Cose peraltro già sentite e viste, nel Paese in cui è antica l’adorazione del Giano bifronte. La Lega aveva ogni diritto di manifestare dove, quando, come volesse. La regola cui attenersi era una sola: farlo civilmente. Non c’erano motivi per dubitare che lo facesse. E lo ha fatto. Il contorno non è stato all’altezza del contenuto. Per contenuto s’intende il proposito di manifestare le proprie idee, e non la loro valenza, che ovviamente può essere obiettabile, sgradita, malaccetta.

Però questo è il gioco del confronto civile e politico, che non va accettato se una volta ci piace e aborrito se un’altra volta non ci piace. La vigilia dell’evento romano è stata deludente sul piano della maturità culturale: pensavamo d’averla finalmente acquisita, e invece no. Purtroppo.

Max Lodi