«Tutti noi vogliamo il rispetto dell’indipendenza e della sovranità dell’Ucraina». È questo il monito lanciato da Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa a Kiev, dove il premier italiano ha incontrato il presidente ucraino Petro Poroshenko. Al centro del colloquio gli accordi di Minsk per rendere duratura la tregua dopo il conflitto con i separatisti filorussi nell’est del Paese.
L’obiettivo è la pace
«Siamo impegnati e interessati – ha aggiunto Renzi – affinché torni la pace in questo pezzo straordinario della nostra Europa. Laddove non c’è pace in Europa la minaccia non è solo per i popoli collegati, ma è per tutti. Se non c’è pace in Europa, il contagio non fatica ad allargarsi». Il presidente del Consiglio ha quindi ribadito «tutta la volontà dell’Italia a continuare a collaborare» per una soluzione della crisi ucraina e «tutta la riconoscenza e l’amicizia» non solo nei confronti del presidente ucraino Petro Poroshenko, ma anche del presidente francese François Hollande e della cancelliera tedesca Angela Merkel, «che hanno voluto lavorare sugli accordi di Minsk». Per Renzi «monitorare il cessate il fuoco, controllare i confini e le frontiere è un compito decisivo per la pace». Il premier ha poi evidenziato il ruolo centrale dell’Italia nella missione dell’Osce. «Siamo il secondo gruppo per nazionalità: ci sono 23 nostri connazionali, donne e uomini, chiamati a monitorare».
Situazione economica
Una situazione di crisi che inevitabilmente si riflette anche sulla situazione economica. L’Ucraina è «un Paese ricco che deve tornare a crescere, e faremo di tutto con le aziende e le banche italiane, forti in questa terra, per dare il maggiore apporto possibile» in termini di «tecnologia ed expertise» e anche partecipando alle privatizzazioni annunciate dal presidente Poroshenko. Una situazione evidenziata anche nella videoconferenza di martedì «con Obama, Merkel, Hollande, Cameron e Tusk, sottolineando tutta la straordinaria rilevanza che ha nel dossier europeo la situazione economica» dell’Ucraina. Renzi ha assicurato «tutti gli sforzi del nostro popolo al fianco della leadership saggia di Petro, convinti che farà le riforme istituzionali ed economiche di cui c’è bisogno: le aziende italiane parteciperanno alle privatizzazioni».
«Grazie Italia»
«Voglio ringraziare l’Italia per l’atteggiamento espresso da Renzi di un sostegno all’Ucraina molto fermo e forte», ha replicato Poroshenko. Il presidente ucraino ha anticipato il monito della cancelliera Merkel sul «fatto che le sanzioni saranno ampliate se l’aggressione contro l’Ucraina continuerà», e ha poi auspicato il dispiegamento immediato dell’Osce nelle zone calde del Donbass e di attendersi una missione di osservazione all’aeroporto di Donetsk,n