Sit-in di protesta sulle Poste «In piazza contro i tagli»

La Cisl annuncia per il 16 marzo la manifestazione dei lavoratori. A Gavirate la chiusura di Oltrona scatena la polemica politica

– Dopo i sindaci, la Regione e Anci, sono i sindacati di categoria lombardi a far sentire la loro protesta contro il piano di razionalizzazione di Poste Italiane che entrerà in vigore il 13 aprile, il quale prevede, in provincia di Varese, la chiusura di sette sportelli e la riduzione d’orario per altri 15.
La Cisl Poste Lombardia annuncia sit in di protesta dei lavoratori di poste, in tutti i capoluoghi di provincia, organizzati da Cisl, Cgil, Failp, Confsal e Ugl, a sostegno della vertenza sulla carenza in organico e contro la chiusura dei 61 sportelli lombardi.
Si comincia l’11 marzo a Milano, mentre a Varese la protesta sarà attuata il 16 marzo, dalle 10 alle 13.

«La carenza di personale, ormai diventata insostenibile, è tra le cause principali della chiusura degli uffici postali – afferma , segretario generale di Cisl Poste Lombardia – una decisione non condivisibile in termini sociali, economici e occupazionali». I sindacati invitano tutti i soggetti interessati ad unire le forze nella protesta contro il piano di Poste.
«Apprezziamo la risoluzione approvata dal consiglio regionale – prosegue Marinaccio – invitiamo i rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello, a partecipare ai nostri sit in la prossima settimana; auspichiamo che l’azienda accolga la richiesta del consiglio regionale della Lombardia di avviare un confronto con sindacati, sindaci e associazioni interessate».
Un invito all’unità della protesta arriva anche dal gruppo di minoranza “Per Gavirate”, che non risparmia critiche al sindaco , soprattutto per la sua assenza all’assemblea dei sindaci convocata a Brebbia sabato scorso; a Gavirate, verrà chiuso l’ufficio di Oltrona, dove i cittadini stanno raccogliendo le firme per scongiurare questa soluzione.

«Già nel 2009 Poste voleva chiuderlo ma la partecipata reazione del Comune e dei cittadini evitò la chiusura – afferma in una nota il capogruppo – plaudiamo all’impegno di molti sindaci del territorio che hanno promosso incontri dove brillava l’assenza del Comune di Gavirate, di cui non comprendiamo i motivi».
«Il sindaco – prosegue – non si dovrebbe amareggiare lavorando in solitudine ma dovrebbe coinvolgere tutte le forze e gli altri sindaci, facendo da punto di riferimento; da soli, o recandosi da sola in Regione, non si va da nessuna parte. Se ognuno pensa a sé, il risultato è già scritto ed è purtroppo chiusura; solo un’azione collegiale ed unitaria può tentare di far tornare sui suoi passi Poste Italiane».