Ecco l’influenza

I sintomi sono più o meno i soliti: infezioni alla vie respiratorie, con tosse, mal di gola e febbre anche alta

Preparate siringhe e fazzoletti: quest’anno l’influenza sarà più pesante del solito con 6/7 milioni di casi previsti in Italia. Solito allarmismo? I medici di famiglia spiegano il perché di questa ondata particolarmente virulenta. «Ci sono due fattori – afferma , Segretario nazionale Fimmg Continuità assistenziale – Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, il ceppo è stato isolato. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate». In secondo luogo, il virus contiene “piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’ influenza”. Da qui l’appello: «Nel 2016 è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio».

Il nuovo virus influenzale del ceppo A/H3 è “sbarcato” dalla Libia. «A far prevedere un’ondata influenzale più pesante del solito sono due fattori – continua Maio, che nella federazione si occupa dei piani vaccinali – Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate». In secondo luogo, «i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia».

I sintomi sono più o meno i soliti: infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alla articolazioni. Tutte cose che la passata stagione hanno fatto passare in media sei giorni a letto a chi è stato colpito dall’influenza. Ma che ogni anno, secondo stime dell’Istituto

superiore di sanità (Iss), provocano la morte di ottomila persone, soprattutto anziani, per le complicazioni, come polmonite e broncopolmonite, insorte dopo aver contratto il virus. «Per questo» invita la dottoressa Maio «quest’anno è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio, ossia ultrasessantacinquenni e malati cronici».

Inoltre, il nuovo “Calendario della vita” presentato due settimane fa da Fimmg, Federazione dei pediatri Fimp e Società di Igiene Siti, consiglia quest’anno la vaccinazione anche per le persone sane tra i 50 e i 60 anni, che a causa della mutazione del virus saranno a breve più colpite dall’influenza. Vaccino consigliato anche per i bambini sani, visto che l’influenza da 0 a 4 anni colpisce dieci volte più che tra gli anziani, e otto volte tra i 5 e i 14 anni. Per le categorie a rischio, e per chi assiste malati gravi e cronici, il vaccino antinfluenzale è somministrato gratuitamente dai medici di famiglia nei loro studi. Calcolando che il picco influenzale è previsto a gennaio e che il vaccino ha bisogno di almeno due settimane per produrre il suo effetto immunizzante, l’ideale – suggeriscono i medici di famiglia – è vaccinarsi entro novembre.

I medici di famiglia assicurano che, quest’anno più che mai, faranno pressione sugli assistiti, in particolare quelli a rischio, per convincerli a non prendere sottogamba l’influenza e vaccinarsi, «visto che il 10 per cento di chi finisce a letto di solito ha complicanze e che tra loro un altro 10% finisce in ospedale, mentre l’1% purtroppo non ce la fa», ricorda Maio.