Un’azione di protesta contro il precariato. Nella notte tra martedì e mercoledi, la sezione legnanese e quella bustocca di Forza Nuova hanno messo in atto una protesta simbolica. Sono state chiuse simbolicamente con un nastro bianco e rosso, le agenzie interninali Adecco di Parabiago, Gi Group di Legnano, Start People e Manpower di Busto Arsizio. Su ogni vetrata è stato posto un cartello recante la scritta “Chiuso per caporalato”.
<<Il nostro movimento – afferma Valentino Simone, della sezione legnanese di Forza Nuova, in un comunicato – intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni al grave problema della precarietà lavorativa legata alle collaborazioni con cooperative ed agenzie interinali inducenti, come ben noto, migliaia di lavoratori di qualsiasi età ad un’instabile esistenza “da matricola”, ove il valore umano del lavoro viene schiacciato dal profitto e dalle volontà patronali>>.
Forza Nuova avanza una proposta alternativa, il progetto “Resque Precarity”, che a breve diverrà una vera e propria petizione popolare rivolta al Ministero del Lavoro. Sono cinque i punti cardine della proposta: promulgazione di una normativa che vieti l’iniziativa privata nel settore della fornitura del personale, fondazione dell’Iscl per il collocamento lavorativo, un’istituzione statale controllata dal ministero del Lavoro. E ancora: i consulenti dell’Iscl dovranno avere obbligatoriamente una pregressa esperienza come lavoratori dipendenti nei settori dove andranno a collocare il personale. L’Iscl obbligatoriamente non incasserà più di un ottavo sul totale richiesto al datore di lavoro per la fornitura di personale; ogni contratto non dovrà superare la durata di un anno; alla fine di esso, il lavoratore dovrà obbligatoriamente essere assunto a tempo indeterminato.
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