Pestata davanti ai due bimbi a Busto

L’inferno - Ragazza di 25 anni segregata e picchiata dal marito per tutta la notte davanti ai figli di 1 e 2 anni

– Botte alla moglie a due passi dai figli piccoli: lei riesce a fuggire dopo una notte da incubo e chiama il 112. Il marito violento arrestato ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio.
Secondo il racconto della presunta vittima l’incubo andava avanti da tre anni. I fatti. Alle 10.30 di ieri mattina una giovane romena riesce finalmente ad uscire dall’appartamento dove vive, in città, con il marito e i due figli di appena uno e due anni. Cammina a fatica, è sofferente e ha il viso tumefatto. Con lei porta i due bambini e una volta abbastanza lontana dal marito, romeno di 25 anni, riesce a chiamare il 112.

La vicenda che denuncia con dovizia di particolari è ai confini della realtà. Il marito, che a quanto è schiavo dell’alcol sostanza della quale abusa spesso e volentieri, l’ha tenuta segregata e l’ha picchiata per tutta la notte. L’altro ieri sera la coppia avrebbe avuto un banale diverbio. Lui, operaio incensurato probabilmente era già sbronzo. Le ragioni del litigio non sono note, si parla di futili motivi in ogni caso. E al culmine del diverbio lui decide di far valere le proprie ragioni. E’ più grosso e più forte e a quanto pare usa la violenza come forma di comunicazione: picchia per far capire che si fa come dice lui.
La presunta vittima viene così bloccata nella camera da letto matrimoniale e per tutta la notte viene sottoposta a violenze e maltrattamenti. Il marito la picchia con forza e vigore, appare instancabile nonostante sia ubriaco nell’alternare forti colpi al viso ad altrettanto violenti colpi al corpo della consorte. Il marito-padrone vieta alla moglie di lasciare quella stanza: lei deve restare lì rinchiusa a prendere botte; non più uscire nemmeno per accudire i due bambini che si trovano a pochi passi da quel luogo dell’orrore. Verso le 10.30 di ieri mattina finalmente il venticinquenne si assopisce. Stremato dalla fatica della punizione inferta e dall’alcol si addormenta. E lei, la presunta vittima, vede uno possibilità per agire. Prende i bambini e chiama i carabinieri. I militari arrivano in un lampo: in casa trovano il venticinquenne in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di alcolici. La donna, intanto, viene trasportata in ospedale: ha diversi traumi al volto e due costole rotte dopo il “trattamento” del marito. Se la caverà con una prognosi di 30 giorni.

Lei e i bambini vengono quindi affidati a una comunità protetta. Il venticinquenne viene arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni gravi e sequestro di persona. Secondo quanto denunciato dalla moglie simili “momenti” si sono ripetuti con una certa frequenza nell’arca degli ultimi tre anni. Adesso l’incubo è finito. Il marito-padrone è in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.