Jimi Hendrix e Steve Ray Vaughan. Jeff Beck e Stevie Wonder. Scott Henderson ed Eric Clapton. The Doors e Living Colors. Wilson Pickett e Steve Lukather. John Landau ed Eddie Floyd. I Blues Brothers e Popa Chubby. I Red Hot Chili Peppers e James Brown. E Sting.
Tutto in “anima black”, black soul. Su organizzazione della Pro Loco di Cassano Magnago, la Sera d’Estate all’area feste cassanese in via Primo Maggio giovedì 22 agosto alle 21.30 è con i Jefferson Cleaners, band di recente formazione ma che ha componenti già quotati da parecchi anni nel panorama musicale sicuramente del nord Italia, ma con anche “puntate” a livello nazionale.
E non solo. Tra rock, soul e rhytm&blues – e “dirty stuff” – il gruppo vede alla chitarra Cristian Marin, al basso Checco Onidi, alla batteria Roberto Ragazzo.
E la voce è quella di Massimo Beretta. Che è un po’ anima dei Jefferson Cleaners. E che ci parla proprio di questa band.
Per tre anni ho collaborato come consulente della direzione artistica, che era di Eugenio Conti, al Barabba Live Music di Gallarate, riducendo di fatto la mia attività come musicista, ma con l’opportunità di conoscere e ascoltare diversi musicisti. Da qui l’idea di una band nuova, con elementi che avevo avuto occasione di “selezionare” nel tempo, riferendomi naturalmente a quelli che mi avevano particolarmente colpito in base al nuovo progetto che avevo in mente.
Con Cristian Marin collaboravo già da tempo in un progetto di duo acustico, il “Bad Wine”: ora da un anno siamo “operativi” come Jefferson Cleaners. Checco Onidi è un talento del basso elettrico e sarà tra l’altro da quest’anno insegnante al Cem, il Centro Espressione Musicale di Gallarate, scuola con cui lavoro. E Roberto Ragazzo, alla batteria, gira da parecchio tempo nel panorama musicale non solo italiano, ma anche estero.
È un nome ironico, ma anche in onore del famoso telefilm dei Jefferson, famoso tra gli Anni Settanta e Ottanta. La notizia della morte dell’attore Sherman Hemsley, che interpretava il ruolo del protagonista, George Jefferson, avvenuta nel luglio dell’anno scorso, ci arrivò proprio mentre cercavamo un nome al gruppo. E visto che la nostra musica è piuttosto “nera”, calzava a pennello. A questo uniamo sempre l’idea del “lavaggio”, perché siamo “cleaners”, proprio come l’attività dei Jefferson era legata alle lavanderie.
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