Libia/ Battaglia a Bani Walid; Cnt: guerra non ancora vinta

Misurata (Libia), 9 set. (TMNews) – La lotta per la liberazione della Libia “non è finita” e la guerra non è ancora “vinta”, dice il capo del Cnt Jibril alla vigilia della scadenza dell’ultimatum per Sirte e Bani Walid mentre permane il mistero sulla sorte di Gheddafi. Ma sul terreno, la geografia del conflitto si ridisegna. Alle porte di Bani Walid sono in corso duri scontri mentre i lealisti tentanto la controffensiva nella “valle rossa”. Il Cnt però precisa che Bani Walid e Sirte sono tutto sommato obbiettivi “secondari”: le forze ribelli ora si concentrano sull’oasi di Djofra, dove sarebbero gli arsenali dei gheddafiani.

Che la La battaglia contro Muammar Gheddafi non sia ancora finita e che nelle mani delle forze lealiste rimangano ancora degli obbiettivi importanti lo ricorda del resto anche :il premier del Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) libico, Mahmoud Jibril, in una conferenza stampa tenuta a Tripoli. “Nel sud alcune città sono ancora sotto assedio, la sorte di Bani Walid e Sirte non è ancora stata decisa e nonostante questo alcuni pensano che la guerra sia stata già vinta”, ha commentato Jibril, sottolineando come “alcuni si siano gettati nella battaglia politica senza rispettare le regole, mentre non è ancora stata elaborata una Costituzione e non è stato celebrato alcun Congresso nazionale”.

Quanto a Gheddafi continua la caccia all’uomo. Oggi, su richiesta del procuratore del Cpi, Luis Moreno-Ocampo, ‘Interpol ha annunciato di aver emesso “un’allerta rossa” per chiedere ai suoi 188 Paesi membri l’arresto del colonnello Muammar Gheddafi, dei figli Saif Al-Islam e del cognato Abdallah Al-Senussi, raggiunti da un mandato di arresto internazionale della Corte penale internazionale (Cpi).

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