Il terrore fa il giro del mondo. Tre attentati drammatici: in Tunisia, Kuwait e Francia. Tre attentati con un mandante: l’Isis – anche se per ora, a dire il vero, non ci sono ancora conferme e certezze ma l’ipotesi è molto probabile. Insomma il terrorismo sventolante la bandiera nera del Califfato torna a far tremare il mondo intero.
– E’ di almeno 27 morti il bilancio dell’attacco contro due alberghi nella località turistica tunisina di Sousse: lo hanno reso noto fonti governative di Tunisi. Sarebbero in gran parte cittadini britannici e tedeschi le vittime dell’attacco a due alberghi di Sousse, in Tunisia. Lo riferisce una radio locale, secondo la britannica Sky News.
Il portavoce del Ministero degli Interni tunisino, Mohamed Ali Aroui, ha confermato che tra le vittime vi sono dei turisti stranieri ma non è stato in grado di fornirne le nazionalità; i feriti sono almeno sei. Il portavoce – che in precedenza aveva parlato di un solo assalitore, abbattuto dalle forze di sicurezza – non ha poi escluso che l’attacco sia stato portato a termine anche da altri terroristi
– Torna la paura in Francia; un attentato di probabile matrice islamista è stato messo a segno nell’impianto di gas industriale Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, a 30 km da Lione nel Sud del Paese in val d’Isère, dove sono state fatte esplodere alcune bombole di gas: almeno un morto e diversi feriti. Sul luogo è stato trovato anche un drappo con scritte in arabo, identificato come una possibile bandiera dell’IsisLa vittima è stata decapitata; sulla testa, trovata a diversi metri di distanza dal corpo, sarebbero state incise scritte in arabo.«L’emotività non può essere la risposta: bisogna evitare di fare divisioni inutili e sospetti intollerabili. Dobbiamo proteggere i francesi e stabilire la verità,
eliminando i gruppi e gli individui responsabili di atti simili – ha detto da Bruxelles il presidente francese, François Hollande che ha convocato il consiglio di Difesa – il ministro degli Interni si è recato immediatamente sul luogo dell’attentato con il procuratore. La persona sospettata di aver commesso l’attentato è stata già arrestata e identificata. Il luogo è stato isolato già dai primi minuti e sono state adottate tutte le misure di sicurezza per evitare drammi ulteriori e ulteriori azioni dannose. L’inchiesta è ancora in corso ed è stata affidata alla Procura antiterrorismo»Uno dei presunti attentatori era già noto ai servizi segreti, è intanto caccia all’uomo alla ricerca di un presunto complice.
– E’ di almeno 13 morti il bilancio delle vittime dell’attentato contro la moschea sciita di al-Imam al-Sadeq, a Kuwait City: lo hanno reso noto i servizi di soccorso mentre l’attacco è stato rivendicato dalle milizie jihadiste sunnite dello Stato Islamico.
Oltre ai 13 morti, almeno 25 persone sarebbero state ricoverate in ospedale.
In un comunicato diffuso dall’organizzazione la «Provincia di Najd», che si è di recente autodefinita la branca saudita dell’Isis, i jiahdisti hanno identificato l’attentatore suicida come Abu Suleiman al-Muwahhid.
La moschea sarebbe stata scelta come obbiettivo perché “diffondeva gli insegnamenti sciiti tra la popolazione sunnita”; la «Provincia di Najd» aveva già rivendicato nel maggio scorso altri due attacchi contro la comunità sciita.