“Il Sorpasso” arriva a teatro.Sabato 17 dicembre, alle 21 teatro Openjobmetis di Varese, andrà in scena la prima trasposizione teatrale della commedia di Dino Risi, un’icona del cinema italiano. Giuseppe Zeno veste i panni che furono dell’immortale Vittorio Gassman mentre il suo contraltare, Roberto, è Luca Di Giovanni. In scena ci saranno anche Cristiana Vaccaro, l’esplosiva Maddalena nella fortunata serie “Un medico in Famiglia 10” che questa volta incarna l’immaginario femminile nel doppio ruolo della moglie di Bruno e della zia di Roberto, Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Marialberta Bayma Riva.«Molte volte sono i copioni a scegliere noi» racconta Zeno. «“È un po’ come quando si va al canile e si pensa di scegliere un cane, quando in realtà è lui che sceglie noi”; me lo disse un agente tempo fa e credo sia una regola del nostro lavoro». L’adattamento teatrale di Micaela Miano per la
regia di Guglielmo Ferro, si basa sul soggetto cinematografico di Dino Risi, Ettore Scola e Ruggero Maccari.«A teatro si è a rappresentarlo con mezzi tecnici, facendo sì che il road movie diventasse metafora del disagio e che il viaggio diventasse un percorso introspettivo di confronto con se stesso».Manifesto dell’Italia del boom economico, “Il Sorpasso” è, al tempo stesso, un grande road movie psicologico, il che lo rende un testo senza tempo. «Gli sceneggiatori ci hanno regalato un personaggio che rispecchiava i tempi, ma che li precorreva persino». Infatti, a più di cinquant’anni dall’uscita del film «è una commedia modernissima. E lo è anche nel modo di vivere del protagonista dalla separazione presa con leggerezza al tema dell’emancipazione femminile attraverso le vicende della figlia, ben prima dei ‘68. Fuma e frequenta un uomo tanto più grande perché caduta in un meccanismo distruttivo. La carenza della figura paterna snatura il suo essere femminile».
Inutile dire che i confronti non sono messi in conto. «Mi allettava l’idea di confrontarmi con un personaggio come quello di Bruno. Impossibile fare un paragone che non regge per epoca e per l’altissima levatura dell’interprete.
Chiunque azzardasse a compararsi con Gassman perderebbe in partenza. Bruno è interessante perché è una sorta di disadattato, un fanfarone che campa alla giornata coinvolgendo Roberto verso il finale che tutti conosciamo».
Non è un eroe, ma un romantico decadente. «Un genere di personaggio ben noto al cinema, interpretato anche da Mastroianni. Uomini promettenti che avrebbero potuto essere chissacchì e poi, per problemi di vita, non sono riusciti a realizzare le aspettative. Sono le figure che, a mio parere, affascinano di più perché in fondo sono i più veri, sinceri e genuini». Giuseppe, che in questi giorni, è impegnato sul set de “Il paradiso delle Signore”, serie rai alla seconda stagione, sarà anche nel cast della fiction “Scomparsa” accanto a Vanessa Incontrada. Teatro, cinema e serie tv: Zeno muta facilmente linguaggio.
«È la stessa difficoltà che ha un musicista quando cambia strumento. Gli basta la conoscenza della musica e delle note. All’attore serve conoscere se stesso, la propria macchina fisica, le caratteristiche vocali ed emotive: tutto ciò che fa parte del mondo dell’attore. Cambiare registro è un grandissimo stimolo». E poi nella compagnia del “Il Sorpasso”: «ci sono degli attori davvero bravissimi e tra noi – non è così scontato – si è creato un grande affiatamento. È uno dei lavori teatrali che mi ha divertito di più».