« ha ammesso di aver
di , per il suo . La prima è stata quella contro il», è la dichiarazione shock snocciolata con un’incredibile tranquillità dal di Catania . Già, la sua conferenza stampa arriva oggi a sconquassare la relativa calma degli ultimi due giorni sul caso , portato alla luce dall’inchiesta “”.
Oggi è il giorno giusto per tirare le prime somme, per fare il punto della situazione al termine dei primi interrogatori relativi all’inchiesta, che settimana scorsa ha portato agli tra cui il presidente del Catania , e l’amministratore delegato .
Se quest’ultimo ha negato ogni accusa, rispedendola perentoriamente al mittente, Pulvirenti ha confessato di aver avuto «contatti per comprare le partite» e che queste «sono costate », spiega sempre il dottor Salvi.
Detto questo, dall’altra parte non mancano le repliche, le rettifiche, le correzioni, gli aggiustamenti di tiro da parte degli avvocati del presidente rossoblu. In una tempestiva nota stampa fanno sapere che Pulvirenti «ha ammesso di avere avuto contatti» per «condizionare il risultato di alcuni incontri per salvare dalla retrocessione il Catania, ma ritiene che i contatti non abbiano avuto alcuna reale incidenza sull’esito degli incontri». «Antonino Pulvirenti, che qualche giorno addietro si è dimesso da tutte le cariche sociali del Calcio Catania – affermano in una nota congiunta il professore Giovanni Grasso e l’avvocato Fabio Lattanzi – ha chiarito oggi la sua posizione nel corso di un lungo interrogatorio dinanzi al giudice delle indagini preliminari, dimostrando in particolare la sua assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse».