Il comitato antimafia del sindaco muove i primi passi: si comincia incontrando i commercianti sulle tematiche anti-racket. L’organismo consultivo riservato, voluto dal sindaco Gigi Farioli per il monitoraggio della criminalità sul territorio e presieduto dall’ex vicequestore ed ex assessore alla sicurezza Walter Fazio, sta per entrare nel vivo della propria attività istituzionale di supporto all’esecutivo.
Nelle prossime settimane il comitato, alla presenza di Ignazio Cutrò (il presidente dell’associazione nazionale dei Testimoni di giustizia, che fa parte dell’organismo), organizzerà degli incontri con le categorie produttive del territorio per approfondire le questioni legate al racket criminale, che è una delle questioni chiave nell’ambito delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto produttivo del Nord Italia.
Si inizierà confrontandosi con i commercianti della città: «L’intento – spiega il sindaco Gigi Farioli – è di confrontarsi e sensibilizzare le categorie su questa tematica estremamente delicata». Tra le prime proposte fatte dal comitato antimafia “del sindaco” (che è distinto dalla consulta istituita dal consiglio comunale e presieduta dal giovane Davide Borsani) al primo cittadino c’è proprio l’ipotesi di istituire in città uno sportello antiracket, che possa essere un punto di riferimento discreto ma efficace per mettere quegli imprenditori che dovessero avere problemi con il “pizzo” in condizioni di interfacciarsi con le autorità preposte.
La testimonianza coraggiosa di Cutrò, che in Sicilia si è ribellato al racket e oggi vive sotto scorta, sarà l’occasione di sensibilizzare il tessuto produttivo del territorio, che come hanno dimostrato le recenti inchieste giudiziarie, non è impermeabile alle infiltrazioni mafiose. Oltre a Fazio e Cutrò, il comitato antimafia vede la partecipazione del procuratore Maurizio Grigo, che ne è presidente onorario, del professor Francesco Calderoni e del responsabile nazionale di Ammazzateci Tutti Aldo Pecora.
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