Si aggiorni in primis l’unica cosa che cambia (continua a farlo) davvero: il rapporto tra sconfitte e partite giocate. La Openjobmetis Varese 2016/2017 è ormai arrivata a quota 12 insuccessi nelle ultime 15 uscite (nel dettaglio: 5 perse su 7 gare di campionato, 7 su 8 in coppa).
Per trovare un inizio peggiore in serie A dopo 12 match nella storia biancorossa bisogna andare all’… anno scorso (anche allora fu 4 su 12), alla famigerata retrocessione del 2007/2008 (2 vinte e 10 perse: Mrsic cacciato), al 2002/2003 (4 vinte 8 perse anche allora, Beugnot non fece una bella fine), all’anno prima (stesso ruolino, coach Sacco a casa), all’anno prima ancora (esonerato Danna) e al 1991/1992, stagione della prima retrocessione con Virginio Bernardi in panchina.
Per il resto niente di nuovo sul fronte occidentale. Contro una Dolomiti Energia Trento tignosa e vogliosa di risollevarsi dal fondo della classifica (pur priva del centro titolare, l’ex di turno Jefferson), Varese incassa il nono pianto su undici trasferte stagionali, mettendo in scena un canovaccio visto tante volte lontano da Masnago: incapacità di resistere agli strattoni avversari, poca concentrazione nei
momenti topici della gara, attacco balbettante e difesa che lascia campo libero ai contendenti (Trentino era il penultimo attacco del campionato: ieri ha segnato 84 punti…). A condannare gli uomini di un impotente Paolo Moretti sono state soprattutto le palle perse (23 in totale, ben distribuite tra tutti gli effettivi), indice di una manovra offensiva faticosa , imbrigliata e spesso pressappochista.
Individualmente non si salva nessuno, se non il neo acquisto Dominique Johnson (20 punti, 6/10 nelle triple) che dimostra ben altra malizia rispetto all’omonimo che è andato a sostituire: Maynor fa (10 assist) ma disfa abbondantemente (5 perse), Anosike segna e aspira rimbalzi (16 più 12) ma è a tratti impalpabile in retroguardia, Avramovic è in una crisi quasi inevitabile per la sua gioventù in un contesto di squadra e di risultati simile, Pelle è disastroso, Eyenga impresentabile e pieno di limiti tecnici, questi ultimi – tuttavia – non una novità. E allora alla squadra di Buscaglia basta un collettivo di buoni soldati capitanati dalla stella Lighty (34 punti, imprendibile non solo per Eyenga…) per avere la meglio. E meno male che quello all’ombra delle Dolomiti doveva essere un appuntamento «fondamentale per le Final Eight»…
Inizio agrodolce: la squadra in trasferta prova a correre e ad attaccare gli spazi, ma spegne presto la sua vena in una messe di palle perse davvero inconcepibile (11 i palloni buttati al vento nel primo quarto). Il 5-9 del 4’ è così un effimero sospiro cancellato dal vento di un parziale casalingo di 15-2, che complica subito i piani. (24-13 al 10’). Si affonda fino al 31-15 del 13’, condito da altre palle perse (Varese arriva a prendere la metà dei tiri di Trento) e da un atteggiamento difensivo passivo e spesso concettualmente errato (tanti i punti subiti su posizionamenti sbagliati o cambi difensivi sciagurati). Anosike sotto canestro e Johnson dall’arco (tre triple per lui) provano a risvegliare l’attacco, che firma anche un -8 (36-28 al 17’) per poi chiudere al -12 del 20’ (46-34) sotto il bombardamento di Flaccadori.
Si rientra in campo e – a fatica e in mezzo a diversi errori – la Openjobmetis quantomeno prova a resistere. Lighty rimane un problema per la retroguardia, Anosike ed Eyenga si mangiano diversi canestri, però Varese sulla sua strada trova un Maynor ispirato non solo nel servire i compagni ma anche nel mettersi in proprio. La risalita è lenta e piena di ricadute (si torna due volte a -15: 52-37 al 24’ e 56-41 al 25’), ma arriva a compimento fino al 63-55 del 30’, risultato che regala ancora speranza alla truppa in trasferta. Speranza che muore presto, prestissimo, giusto il tempo di altre due palle perse di Maynor che Lighty e Baldi Rossi trasformano nel 75-61 che chiude la porta ad ogni velleità biancorossa. C’è giusto il tempo per assistere a due falli antisportivi che costano ad Eyenga l’espulsione (al 38’) e ad altre prove di totale passività dei viaggianti. Finisce, e per fortuna che finisce, 84-68.
Craft 2 (1-4), Flaccadori 10 (1-4, 2-3), Lighty 34 (10-18, 4-5), Baldi Rossi 12 (4-8, 1-7), Hogue 9 (3-7); Moraschini 7 (2-3, 0-1), Forray 4 (1-1), Gomes 4 (0-3, 1-5), Lechthaler 2 (1-1). Ne: Bernardi. All. Buscaglia.
Maynor 11 (3-5, 1-7), Johnson 20 (1-1, 6-10), Eyenga 9 (2-7, 1-1), Kangur 4 (2-3, 0-1), Anosike 16 (7-11); Avramovic 4 (1-2, 0-2), Pelle 4 (1-2), Bulleri, Cavaliero (0-1). Ne: De Vita, Canavesi, Ferrero. All. Moretti.
Filippini, Martolini, Radaelli
Da 2: T 23-49, V 17-32. Da 3: T 8-21, V 8-21. Tl: T 14-18, V 10-10. Rimbalzi: T 29 (13 off., Gomes 6), V 38 (12 off., Anosike 12). Assist: T 11 (Flaccadori 3), V 14 (Maynor 10). Perse: T 5 (Gomes, Craft 2), V 23 (Maynor, Eyenga 5). Recuperate: T 11 (4 con 2), V 3 (3 con 1). Usc. 5 falli: Eyenga. F. tecnico a Moretti. F. antisportivo a Eyenga. Espulso: Eyenga