Rispetto a Trento amplia il suo bagaglio offensivo: oltre alla precisione quasi chirurgica dell’arresto e tiro (almeno al di qua dell’arco), ci sono penetrazioni fulminee. Il materiale per essere la guida offensiva di Varese c’è tutto: al successore di Moretti il compito di integrare Dominique con i compagni.
Clanton, contro di lui, fa un po’ quello che vuole. Non ingannino le “solite” dieci carambole conquistate: se la Openjobmetis Varese soccombe contro il Paok a rimbalzo la colpa è anche sua (poi, va scritto per onestà, anche dell’assenza di un “3” nell’organico biancorosso). Il dato del plus/minus è comunque lì da vedere: con lui in campo è -15.
In versione inizio stagione, ovvero come quando si limitava ad accendersi a sprazzi pur giocando parecchi minuti. Da fuori non ci prende (0/5), ma c’è nei momenti migliori biancorossi (5 assist e 10 punti). Con un altro allenatore riuscirà a fare il definitivo salto di qualità in termini di rendimento?
Meno intristito rispetto alle ultime settimane: la voglia di azzardo sembra tornata quella di un tempo. A piangere sono le percentuali: 2/10 dal campo, con tanti tiri sbagliati in frangenti importanti (cfr nell’ultimo quarto). Bisogna recuperarlo, perché si rischia di sciupare un vero patrimonio.
Voto combattuto. Da una parte ti fa letteralmente imbufalire, come quando aspetta l’attaccante per stopparlo (con un gesto, puntualmente, irregolare) rinunciando a difendere davvero. Dall’altra ti fa stropicciare gli occhi, come quando cancella le parabole avversarie in aiuto, o come quando vola, o come quando ci mette un’intensità giovane e brillantemente incosciente che non sente ragione. Vedi Avramovic: non perdiamolo.
Quattordici minuti ininfluenti per il Bullo, di cui si ricorda solamente una palla persa, un po’ grave.
Ok segna, ok lotta, ok è uno dei più efficaci. Ma, come spesso gli accade, sbaglia i tiri decisivi, quelli che – non messi – frustrano tutto il buon lavoro fatto in precedenza.
Qualche squillo offensivo in un match dal minutaggio necessariamente straordinario (rimane in campo 34 minuti), qualche buona difesa, la sostanza di sempre. Ma non è più, non lo è quasi mai stato quest’anno, l’uomo in grado di fare la differenza.
Prova a ripetere l’exploit di Masnago contro il Neptunas (almeno a livello personale). Non ci riesce, così viene “panchinato”. E mai più considerato.