Giovane leve della politica crescono… già più creativi dei “grandi”? All’Ite Tosi la “Bet List” scende in campo con una campagna virale, con tanto di video su youtube.
In Italia le potenzialità elettorali di internet, scoperte per primo da quando si candidò alle primarie per la presidenza Usa, non sono mai state sfruttate appieno.
Ma i ragazzi della “ragioneria” del Tosi di Busto Arsizio, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si terranno le elezioni studentesche, sono già proiettati nel nuovo millennio.
Mentre la politica è ancora ferma all’ornitologia e alla botanica (tra falchetti e colombe, ulivi, margherite e vecchie immagini), i diciottenni sono avanti anni luce. Basta guardare i nomi delle tre liste in corsa per il consiglio d’istituto del Tosi: “Bet List – Una lista su cui scommettere”, “Playlist – Musica per la nostra scuola” e “Listagram – Per una migliore immagine della tua scuola”.
Vero spot elettorale
Creatività a mille: i candidati della Bet List, per esempio, hanno persino creato una vivace video-presentazione che è uno spot elettorale fatto e finito, diffuso in modo virale su youtube: girato artigianalmente tra la Cascina dei Poveri e il Billiard Cafè, si conclude con i ragazzi della lista, guidati dal candidato alla presidenza del consiglio di istituto , che fanno “all-in” su un tavolo da Texas Hold’em, vincendo grazie a un poker d’assi “griffati” con il simbolo della lista. Roba da mandare subito i curricula alle agenzie che curano le campagne politiche stantìe viste negli ultimi anni: vi ricordate con le maniche rimboccate?
Il candidato presidente di “Bet List”, Cristian Tallarida, tra l’altro è figlio d’arte, visto che il padre milita da vent’anni in Forza Italia e nel Pdl ed è vicepresidente dell’associazione politica Dialogando a Busto Arsizio.
Che siano loro il futuro della politica? Di sicuro porterebbero tanta aria fresca.
Anche nel recente passato le prime esperienze con la militanza studentesca sono state utili per fare carriera politica.
A Busto l’esempio più emblematico è quello di , già presidente della Provincia di Varese e capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati, che ha iniziato con una lista alle elezioni del classico Crespi di Busto (si chiamava “Lista mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badìa” e anche allora superava anni luce i creativi della Prima Repubblica…).
L’ultimo esempio
Ma anche , rappresentante d’istituto e fondatore del gruppo scolastico di Ammazzateci Tutti allo scientifico Tosi, è da poche settimane entrato a far parte del direttivo cittadino del Pd.
© riproduzione riservata