Al premio “Basket: una scuola di vita” sale in cattedra sua maestà Bob Morse

Il progetto - Il PalaWhirlpool invaso dai bimbi della San Giovanni Bosco di Bodio

Il Pala Whirlpool nel pomeriggio di ieri, nell’ambito delle premiazioni per il progetto “Basket: una scuola di vita” è stato invaso dall’entusiasmo dai bambini di seconda della scuola elementare San Giovanni Bosco di Bodio Lomnago.I giovani, molto attenti e curiosi, hanno avuto a che fare con un ospite d’eccezione: niente di meno che sua maestà Bob Morse, davvero a suo agio nelle vesti di “professore”, ruolo che infatti già ricopre negli Stati Uniti come docente universitario. Presente anche Max Ferraiuolo, assieme a Raffaella Demattè, mamma di questo progetto che ormai la Pallacanestro Varese porta avanti da 14 anni con successo.Al tavolo, anche Marco Caccianiga, delegato Coni della provincia di Varese, Claudio Scheda, ufficio scolastico provinciale di Varese e Giancarlo Salvetti, presidente comitato provinciale Fip.In “platea” nella sala conferenze Giancarlo Gualco i bambini della scuola elementare di Bodio Lomnago, premiati per lo striscione esposto al pala Whirlpool, ed Agnese Billo, studentessa della classe II G del Liceo Scientifico

“A. Tosi” di Busto Arsizio, che ha vinto il premio per il miglior elaborato sugli incontri di “Basket: una scuola di vita”. Nello specifico, il testo di Agnese ha riguardato l’incontro che ha avuto con Brandon Davies. Un progetto bello, interessante, formativo, che ha la forza ed il pregio di unire due mondi diversi ma strettamente collegati come lo sport e la scuola.Due poli che la Pallacanestro Varese cerca di unire sempre di più ormai da 14 anni, con ottimi risultati.Perché il basket, ma lo sport in generale, è davvero una scuola di vita, come ha ricordato Caccianiga nel suo intervento. Perché è impegno, divertimento, voglia di migliorarsi. «Vincere nello sport è una cosa importante» ha ricordato Bob Morse ai presenti, «ma lo è ancora di più imparare a migliorarsi. Nella mia carriera ho sempre cercato di farlo, perché per me il basket e lo sport sono sfide più verso se stessi che contro gli avversari».