«Dedicato a Marco e Nicolò»

Il bomber Carmine Marrazzo a nome della squadra ricorda i ragazzi scomparsi in Puglia. L’unica nota stonata l’infortunio a Pià: guai al ginocchio

Le facce sono distese, rivelano i primi grandi sorrisi della stagione. Nessuno si aspettava una vittoria così, nessuno si aspettava un entusiasmo così, un pubblico del genere. Il Varese vince, convince, dilaga, dà spettacolo.

In tribuna tanti volti noti come Devis Mangia, il sindaco Fontana, poi Giorgetti, ma anche Claudio Chiappucci, presente a veder giocare suo figlio Samuele, calciatore del Tradate.
In sala stampa, il primo a prendere la parola tra i biancorossi é , che dedica un pensiero speciale a Marco Fiori e Nicolò De Peverelli: «Vorremmo dedicare questa vittoria ai due ragazzi varesini che sono scomparsi martedì. Ci dispiace, facciamo le condoglianze alle famiglie». Il discorso poi si sposta sulla vittoria, e sui suoi quattro gol: «È andata bene, ho la sensazione che la squadra giochi per me, e per me diventa tutto più semplice. Il primo gol è frutto di uno schema provato e riprovato in allenamento. Il mister ci teneva a partire bene, ci ha incitato durante gli allenamenti affinché iniziassimo con il piede giusto». Un pensiero anche sull’intesa con Pià, apparsa subito eccellente, nonostante l’infortunio del brasiliano: «Ci siamo allenato poco assieme, però quando ci sono i movimenti giusti non serve conoscersi così tanto». Aggiornamento sulla questione Pià: oggi il giocatore si sottoporrà ad una risonanza magnetica, al giocatore è rimasto piantato il piede nel terreno e gli si è girato il ginocchio.
C’è preoccupazione, e mister non la nasconde: «Purtroppo gli si è girato il ginocchio, e mi spiace perché è stato tradito dal campo così come Gazo. Parlando della partita, siamo partiti contratti, perché ci tenevamo a far bene in casa. Forse ho caricato troppo la squadra in settimana. Siamo stati distratti però, abbiamo subito un gol da ingenui, facendoci anticipare. Poi siamo stati bravi a reagire al pareggio e a chiudere la partita in due minuti. Nel secondo tempo non c’è stata storia anche perché loro erano stanchi ed in inferiorità numerica». Un ringraziamento anche al pubblico di casa: «È sempre un bel vedere, davanti a questo pubblico hai l’obbligo di fare bene. La curva ha cantato tutta la partita, sono stati meravgliosi».
Anche il presidente è rimasto estasiato da Masnago: «Sono andato a salutare i tifosi perché era un gesto dovuto, li ringrazio per tutte queste emozioni»., tecnico del Tradate, fa i complimenti al Varese: «Sono fortissimi, possono dominare il campionato a piacimento. Onore ai miei ragazzi che hanno dato tutto, forse l’espulsione è stata eccessiva e ci ha tagliato le gambe ma sarebbe cambiato poco, spero che questa batosta ci sia da lezione».