Micheal Matthews ha vinto ieri la sua prima tappa in carriera al Tour de France. Il successo dell’australiano è giunto al termine di una lunga fuga di cui hanno fatto parte anche Peter Sagan, poi secondo al traguardo, e Vincenzo Nibali, attardato al traguardo ma comunque in grado di lanciare dei segnali positivi in vista delle montagne e dei Giochi Olimpici di Rio, suo prossimo grande obiettivo. Olimpiadi a cui non parteciperà Contador: il suo infortunio, una doppia lesione muscolare, è più grave dei previsto. É stato Sagan, premiato come più combattivo di giornata, a cercare di portare via la fuga fin sulle prime rampe del Port d’Envalira ad inizio tappa: con lui si sono mossi anche pezzi da novanta Vincenzo Nibali, Alberto Rui Costa, Steve Cummings, Tony Gallopin, Mikel Landa, Edvald Boasson Hagen, Greg Van Avermaet ed il trio della Orica Bike Exchange formato dal vincitore Matthews, Luke Durbridge e Daryl Impey. Il gruppo che ha lasciato fare, godendo di un secondo virtuale giorno di riposo dopo quello di lunedì. Prima dell’ascesa finale di terza categoria, la Côte de Saint-Ferréol, il plotone di testa si divide in due gruppi, davanti restano solo in sei a giocarsi la vittoria finale allo sprint. Sul traguardo di Revel, Matthews prende d’infilata Sagan e coglie il suo primo successo al Tour de France. Pur non vincendo, Sagan è tornato a vestire la “sua” maglia verde, vessillo che ha conquistato nelle ultime quattro edizioni della Grand Boucle e che punta a confermare anche quest’anno. Dietro il gruppo molla
la presa e giunge all’arrivo con quasi dieci minuti di ritardo. Quella di oggi sarà invece un’altra giornata transitoria, prima dello spauracchio dell’arrivo in salita sul Mont Ventoux, in programma domani. Oggi infatti si percorreranno 162,5 chilometri da Carcassonne a Montpellier, con un arrivo che dovrebbe sorridere finalmente ai velocisti, dopo diversi giorni di montagne. Mark Cavendish, a quota tre successi in questa edizione del Tour, ha già vinto a Montpellier nel 2008, così come Robbie McEwen nel 2007, ed è a quota 29 totali, a soli cinque successi dal cannibale Eddy Merckx. Per Cannoball, dunque, l’occasione di fare un passo ulteriore verso la storia. Oggi terreno per velocisti dunque, mentre domani e venerdì si tornerà a fare sul serio: prima, come detto, il Mont Ventoux e successivamente la cronometro di 37,5 chilometri in cui Chris Froome ha la possibilità di scavare il solco con i suoi diretti avversari. : 1-Michael Matthews (Aus), 2-Peter Sagan (Svk), 3-Edvald Boasson Hagen (Nor), 4-Greg Van Avermaet (Bel), 5-Samuel Dumoulin (Fra), 6-Daryl Impey (Rsa), 7- Luke Durbridge (Aus) a 1:10, 8-Damiano Caruso (Ita) a 3:01, 14-Vincenzo Nibali (Ita) a 3:14, 25-Chris Froome (Gbr) a 9:39, 32-Nairo Quintana (Col) a 9:39, 34-Fabio Aru (Ita) a 9:39.: 1-Chris Froome (Gbr), 2-Adam Yates (Gbr) a 0:16, 3-Daniel Martin (Irl) a 0:19, 4-Nairo Quintana (Col) a 0:23, 5-Joaquim Rodriguez (Esp) a 0:37, 6-Romain Bardet (Fra) a 0:44, 7-Bauke Mollema (Ned) a 0:44, 8-Sergio Henao (Col) a 0:44, 13-Fabio Aru (Ita) a 1:23, 14-Richie Porte (Aus) a 2:10, 36-Vincenzo Nibali (Ita) a 27:49.