Basile e Taddeo chiedono udienza

Che sia la svolta auspicata per trovare un accordo per il bene del Varese? La minoranza verso il sì

Poco meno di un mese dopo il comunicato del 10 febbraio scorso, in cui i soci di maggioranza del Varese Calcio Aldo Taddeo e Paolo Basile rimettevano quote e cariche societarie, ecco un incredibile ed inizialmente inatteso dietrofront. Nel pomeriggio di ieri, gli stessi Taddeo e Basile hanno diramato un comunicato stampa in cui dichiarano di aver «inoltrato comunicazione scritta al Presidente del Varese Calcio, Gabriele Ciavarella, chiedendo formalmente la convocazione della assemblea ordinaria dei soci entro tre giorni dal ricevimento della comunicazione».

Una possibile intenzione di tornare al comando dunque, da parte dei detentori dell’80% delle quote societarie. Oppure semplicemente un tentativo di dialogo e di conciliazione tra le parti, in questo caso senza avvocati, per giungere ad un accordo. Ecco quindi, la “richiesta di convocazione dell’assemblea”, che da statuto non spetta tanto al presidente Gabriele Ciavarrella, destinatario esplicito della richiesta di Taddeo e Basile, in quanto dimissionario, quanto ad Enzo Rosa, unico superstite dell’organo amministrativo della società biancorossa, dopo le dimissioni degli altri.

Tre i punti da discutere all’ordine del giorno, sempre secondo la comunicazione della maggioranza: rinnovo del consiglio di amministrazione, analisi della situazione economico-patrimoniale della società e provvedimenti conseguenti. Secondo l’articolo 10 dello statuto del Varese Calcio, la convocazione dell’assemblea dei soci (che attualmente si compone di cinque membri, ossia Basile, Taddeo, Ciavarrella, Rosa e Galparoli) deve pervenire agli interessati almeno otto giorni prima dell’adunanza. Una

richiesta che dal presidente Gabriele Ciavarrella viene accolta positivamente: «Era ora, così magari si riuscirà a lavorare e si potrà cercare di sbloccare la situazione nel bene del Varese. Questo è un passaggio necessario per tornare a lavorare: ci troveremo davanti un tavolo e ragioneremo. Accogliamo positivamente la volontà d’incontro, siamo felici e valuteremo il percorso da seguire sempre tenendo avanti il bene del Varese».

Una comunicazione che lascia aperti dunque diversi scenari e che, allo stesso tempo, potrebbe instaurare una eventuale finestra di dialogo tra le parti, che finora si sono mosse attraverso conferenze stampa e rispettivi avvocati.

Avvocati che, a differenza di ciò che si pensava, ieri non si sono incontrati, ma mantengono aperto ormai da diversi giorni un fitto dialogo anche a distanza. Postilla finale a conclusione del comunicato stampa: «In difetto di convocazione della assemblea ordinaria dei soci, i signori Paolo Basile e Aldo Taddeo provvederanno come da Statuto e da Codice Civile». Ciò significa che nel caso in cui Enzo Rosa, l’unica persona deputata in questo momento a convocare l’assemblea, dovesse non farlo, si porterebbe la questione in tribunale. Un’ipotesi scongiurata, perché in questo momento il dialogo dovrebbe convenire ad entrambe le parti. Lo scenario attuale presenta il pacchetto di minoranza, ossia Rosa e Ciavarella, pronta a dare spazio ad un investitore in grado di contribuire subito al ripianamento dei debiti e alla gestione economica della società. A questo punto, Basile e Taddeo metteranno sul tavolo le loro carte e le loro risorse in assemblea.