Roma, 20 lug. (Apcom) – L’alpinista veneta Cristina Castagna, 31 anni, è morta cadendo in un crepaccio mentre stava scendendo dal K3, nella catena pakistana del Karakorum. L’incidente mortale, come riferisce il Giornale di Vicenza, è avvenuto sabato scorso. La donna aveva scalato la montagna con il compagno, Giampaolo Casarotto, che ha confermato la morte.
Cristina aveva presentato la sua ennesima sfida all’inizio di giugno a Schio. Negli ultimi cinque anni, riferisce il quotidiano, aveva messo a segno, una dopo l’altra, delle pregevoli ascensioni oltre gli 8 mila fino a raggiungere nel 2008 il Makalu, prima donna italiana. Era soprannominata ‘el grio’, ‘il grillo’, quello scherzoso soprannome che le aveva messo il padre da piccola perché non stava mai ferma: voleva diventare una delle più grande scalatrici.
Cristina e Giampaolo aveva conquistato il K3 ventisette anni dopo che lo scalatore vicentino Renato Casarotto, morto in un crapaccio sul K2 nel 1986, che era salito per primo lungo lo spigolo nord del Broad Peak.
“L’avevo davanti a me a una decina di metri quando è scivolata – ha riferito Casarotto al telefono satellitare – stavamo scendendo dal campo 4 quando Cristina è come fosse inciampata. Ha sbattuto contro alcune rocce poi è precipitata in un crepaccio. Quando l’ho raggiunta, purtroppo era già morta. Non mi sono rimaste che le lacrime”.
Il corpo dell’alpinista probabilmente rimarrà sul K3: è ad un’altitudine troppo elevata perchè un elicottero possa recuperarlo e d’altra parte, prima di partire, la stessa Cristina aveva espresso il desiderio che in caso di incidente fosse lasciata a riposare tra le montagne.
Sav
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