Le pagelle di una Tre Valli indimenticabile

Il nostro Alberto Coriele dà i voti ai corridori che hanno reso grande la 95esima edizione della corsa di casa nostra

Mondiale, fuso orario, stanchezza: tutte balle. Vincenzo è sceso dall’aereo martedì alle 14 e ieri ha vinto la Tre Valli. Perché ha aspettato il momento giusto, perché ha avuto a disposizione un gregario come Aru. Semplicemente perché è forte. Ora punta al Lombardia, per riscattare una stagione sotto le aspettative.

Ce lo aveva detto, in caso di fuga ci avrebbe provato. Detto, fatto. Si butta dentro al primo tentativo dopo 32 km., prova a tenere viva la sortita fino all’ultimo. Dopo un po’ la spia della riserva si accende ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Merita comunque un applauso.

Il suo tentativo dura meno, però è altrettanto apprezzabile. È un attaccante nato, prova a tenere le ruote dei migliori fino alla fine ma è costretto a cedere. Ha cercato di rendersi protagonista: va bene così.

Dimostra una volta di più di essere un grandissimo quando si mette a disposizione di Nibali per fargli vincere la corsa. Forse non aveva la gamba per vincere, ma giù il cappello davanti ad un campione che rinuncia a cercare la gloria personale per favorire un compagno.

Tattica di ara perfetta, l’Astana non sbaglia nulla. Mette le ruote in tutti i tentativi di fuga, controlla al meglio la situazione giro dopo giro ed entra in azione negli ultimi 20 chilometri. Rosa, Tiralongo ed Aru aprono la strada al trionfo. E Zazà, dopo la Vuelta, dimostra sempre di più un talento innato in ammiraglia.

È un velocista ma stringe i denti fino all’ultimo per tenere le ruote di Nibali a Bobbiate. Voleva vincere dopo essere stato il migliore degli azzurri a Richmond. Il successo gli manca e lo meriterebbe: è sempre lì.

Puntuali come ogni anno, inutili come sempre, perchè chi ha voltato le spalle a questa Tre Valli si è perso un’edizione storica con un vincitore splendido.

Come sempre è in grado di allestire una corsa che per spettacolo, partecipazione, percorso e fascino non è seconda nessuno e varrebbe una promozione nel Pro Tour. Perché il vero ciclismo ed il vero spettacolo sono qui, non nelle corse guadagnate con i petrodollari dal Qatar.

Nonostante i soliti e noiosi mugugni, la gente si è riversata nelle strade con entusiasmo, ha regalato alla Tre Valli una cornice splendida ed un tifo da stadio.