Gallarate, il Maga é in rosso C’é un buco di 600 mila euro

GALLARATE-  Il Maga ha chiuso il 2010 con un disavanzo di 593 mila euro. La responsabilità di questo risultato, però, va divisa a metà con Palazzo Borghi, che ha erogato cifre minori di quelle promesse.
O, almeno, così afferma Angelo Crespi, presidente della fondazione «Silvio Zanella», l’ente che gestisce la galleria di via De Magri. «Diciamo subito che non esistono musei in utile», la premessa, «ma il risultato del primo anno è legato allo start-up». Come a dire che, per far conoscere il Maga, si sono fatte le cose in grande.

Tanto in grande che i tre giorni di inaugurazione costarono qualcosa come 280 mila euro, 200 mila dei quali coperti dal Comune. Mentre la mostra «Il mistico profano», esposizione dedicata ad Amedeo Modigliani che ha portato a Gallarate poco meno di 39 mila spettatori, è costata 923 mila euro. Ed ha chiuso con un disavanzo di 257 mila.

«Palazzo Borghi ci aveva promesso un contributo di 600 mila euro, poi, due mesi dopo l’inaugurazione, ci ha detto che lo avrebbe ridotto a 300 mila». Il fatto, però, è che la mostra è stata progettata tenendo conto di quei 600 mila euro, tanto che «nella nostra previsione, avremmo raggiunto il pareggio al netto della biglietteria».

Eccoli i numeri effettivi: 300 mila euro li ha messi il comune, 100 mila la provincia di Varese, altrettanti gli sponsor e la Fondazione Cariplo, 50 mila la Regione Lombardia, che però deve ancora versarli. In totale fanno 650 mila euro. Fossero arrivati gli altri 300 mila euro che, a sentire Crespi, l’allora sindaco Nicola Mucci aveva garantito, i 173 mila euro incassati alla biglietteria avrebbero permesso di chiudere in attivo.

Invece si è registrata una perdita di 257 mila euro. Così come si sono persi 80 mila euro rispettivamente per la cerimonia inaugurale e per le iniziative della «Maga Estate» e della mostra «Flash ’80», mentre l’esposizione della collezione Consolandi ha generato un disavanzo di 45 mila euro.
Il risultato è una perdita totale di poco meno di 600 mila euro, che ha eroso quasi totalmente il fondo di dotazione di 700 mila euro. Tanto che, nella sua relazione, il revisore dei conti Guido Senaldi ha invitato il comitato di gestione del museo ad «attivarsi per il suo reintegro». Operazione, questa, che dovrebbe completarsi con il 2012.

L’andamento dell’esercizio in corso, infatti, parla di un sostanziale pareggio, che potrebbe trasformarsi in utile nel caso in cui arrivassero i contributi chiesti alla Provincia e alla Regione. E del resto, il disavanzo 2010 legato alla gestione ordinaria è di 166 mila euro, 73 mila dei quali legati all’Iva. Mentre le mostre e le attività straordinarie hanno inciso per 427 mila euro. Tolte queste, dice Crespi, i conti dovrebbero sistemarsi.

Riccardo Saporiti

e.besoli

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