Da spot a manifesto contro la mafia Omaggio made in Varese a Peppino

Da pubblicità di occhiali da sole ad advertising “civile”, il video dei varesini Pasquale Diaferia e Michelangelo Collitorti diventa uno spot antimafia.

Cosa c’entrano degli occhiali da sole con la mafia? Nulla, a meno che non li indossi o, in questo caso, chi lo ha interpretato nello spot delle polemiche, ideato dai due creativi varesini.

Un video di poco più di 30 secondi in cui un attore recita: «Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la paura, l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi ci si abitua, ogni cosa pare che debba essere così da sempre e per sempre». L’inquadratura cambia, e l’attore incalza con le parole di Peppino Impastato: «Insegniamo la bellezza alla gente. Così non avremo più abitudine, rassegnazione, ma curiosità, stupore».

È a questo punto che lo spot rivela il nome di chi ha pronunciato parole così intense: «Da un’esortazione alla bellezza di Peppino Impastato», annuncia una didascalia. Mentre una voce lancia lo slogan della marca di occhiali da sole e dice: «Non è importante quello che vedi, ma come lo vedi». E l’attore che recita Impastato indossa l’ultimo modello del brand. Un’esortazione alla bellezza un po’ forzata secondo i familiari di Impastato, che l’hanno trovata offensiva e ridicolizzante per l’immagine di Peppino, trasformato da militante antimafia assassinato da Cosa Nostra, ad icona fashion.

Dalla sua messa in onda, lo spot è stato travolto dalle critiche e ha scatenato l’ira del popolo web che si è schierato compatto in difesa della memoria di Impastato. Fino al momento dell’incontro con i creativi varesini. «Siamo stati invitati da , ci siamo confrontati con lui sull’importanza di trattare temi sociali anche negli spot pubblicitari. Abbiamo raccontato i presupposti, anche culturali, da cui l’operazione era nata e abbiamo portato altri esempi di nostre campagne, come di campagne internazionali».

«Alla fine tutti hanno apprezzato quello che era successo nel frattempo – spiegano Diaferia e Collitori di Special Team – Lui ha compreso quello che intendevamo fare e ha deciso di usare il video come filmato ufficiale in tutte le occasioni pubbliche che la Casa del Ricordo realizzerà nelle scuole e nelle istituzioni».

La decisione è stata presa nel corso di un convegno a Cinisi dedicato a Peppino, dal titolo “L’Icona e la Realtà” nel quale sono state esaminate tutte le diverse sfaccettature della figura pubblica di Impastato oggi, a 35 anni dall’omicidio.

«Un convegno emozionante perché si è tenuto nella casa sequestrata a , lo zio del boss che lo aveva assassinato – aggiungono – E tutto questo, dopo un lungo periodo di silenzio, è avvenuto grazie all’idea di dedicare uno spot all’Esortazione alla bellezza di Peppino».

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