Bilancio preventivo, inizia oggi la lunga rincorsa alla quadratura dei conti: «L’obiettivo è sempre quello di minimizzare la pressione fiscale ai cittadini, ma quest’anno punteremo anche sulla crescita». Intanto arrivano buone notizie: il consistente avanzo dal bilancio 2013 e il riconoscimento di maggiori spazi di manovra sul patto di stabilità da parte della Regione.
Rigore e crescita
Oggi in giunta, con la promozione del bilancio consuntivo 2013, parte di fatto la “lunga marcia” del preventivo 2014. I conti del Comune sono già ai raggi X da parte dell’assessore al Bilancio , che dopo la feroce spending review ha il compito di coniugare il rigore con le politiche di crescita annunciate dal sindaco .
«L’obiettivo – spiega l’inquilino di Palazzo Gilardoni – è mantenere più bassa possibile la tassazione locale, la più bassa in assoluto in Lombardia, ma anche di intervenire con una manovra equa nel segno della crescita». Inclusione sociale e competitività sono i temi chiave che Farioli vuole trasformare in progetti concreti già nella tre iorni seminariale (l’“officina delle idee”) che Busto organizzerà dopo il Baff, tra il 10 e il 12 aprile.
Nelle intenzioni, ci sono politiche anticicliche come la moneta complementare e il sostegno alle aziende innovative, la sistematizzazione dei voucher per i lavori socialmente utili come forma di welfare comunale e i progetti di rete per il sostegno ai bisognosi.
Le premesse per ora sono positive: nel consuntivo 2013 ci sarà un avanzo di oltre due milioni di euro (su 10 milioni di avanzo contabile) che potrà essere riversato nel preventivo 2014, cui si aggiungeranno i 2,7 milioni di spazi contabili sul patto di stabilità assegnati dalla Regione con il “patto verticale”.
«È stata premiata la nostra capacità di monitorare le spese e di pagare puntualmente i fornitori – sottolinea Farioli – questo ci consente di guardare al futuro con prospettive positive».
Il nodo sono le tasse: le aliquote Tasi e Tares (i commercianti hanno già chiesto di non ritoccarle), ma anche l’addizionale Irpef, ferma allo 0,4% dal 2007. «Ad oggi non possiamo scartare l’ipotesi di aumenti», ammette , assessore leghista.
Qualche cantiere in più
Sul fronte delle opere pubbliche gli spazi sul patto di stabilità permetteranno di aprire qualche cantiere in più (in primis la manutenzione straordinaria delle strade), mentre è più delicata la questione della manutenzione ordinaria (ad esempio, le buche), dove a novembre per far quadrare i conti si erano tagliati brutalmente i canoni di Agesp Servizi.
L’altro fronte aperto è quello dei servizi sociali, dove l’assessore Cislaghi invoca «più risorse» per venire incontri ai bisogni crescenti in via Roma, soprattutto sul fronte minori e anziani, mentre su sport e cultura si è già tagliato il tagliabile.
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