«Siamo il Varese, vogliamo vincere»

Oggi a Gozzano si è tenuto il derby di coppa con la Varesina, che ha visto la vittoria dei biancorossi per 0-2

Varese ha battuto la Varesina per 0-2.

«Sarà una grande stagione» tuona il presidente Ciavarrella. L’ha detto più volte e l’ha ribadito a poche ore dalla prima sfida dell’anno, una sfida che comunque vada è già nella storia. Oggi a Gozzano (via alle 16) Varese e Varesina si affrontano in quello che è il primo derby ufficiale nella storia delle due società: si gioca per i preliminari di Coppa Italia, ma si gioca anche per tanto altro. Per iniziare bene, ovvio, e per cacciare via qualche mugugno: non c’è come una vittoria, per chi ha bisogno di fiducia.

«Partire bene – continua il presidente biancorosso – è fondamentale: specie con la campagna abbonamenti aperta. E io vi dico che sono fiducioso: ho seguito la rifinitura, ho visto una squadra motivata. I ragazzi hanno portato avanti una preparazione massacrante, hanno lavorato tanto, e adesso c’è tanta voglia di vincere. Tanta». Già, la voglia. Quella voglia che proprio non si è vista, nell’amichevole di settimana scorsa con il Verbano. «No, non si è vista. Però…ci sono dei però. Il mister, per esempio, utilizza le amichevoli per provare e dare spazio ai giovani. Poi può capitare chi si prenda sottogamba l’impegno, si prenda un gol e non si riesca a rimettere in piedi la partita. In amichevole ci sta. In amichevole».

E il punto è che oggi, con la Varesina, c’è in ballo pure una fettina d’orgoglio. «Loro sono una bellissima realtà, che affronteremo con grande, grande rispetto. Hanno più esperienza di noi che siamo una società giovane e hanno già disputato un campionato di serie D. Ma, sia chiaro: noi siamo il Varese. Non ci sono vie di mezzo: siamo qui per vincere».

Mister Ramella: una parola su di lui. «Carico. Mi dispiace che oggi non possa essere in panchina, ma in questi giorni l’ho visto lavorare con una precisione e una costanza maniacali». Bottone: una parola su di lui. «Esperto. Il suo esempio ci farà migliorare e crescere, la sua esperienza sarà un faro per i nostri giovani».

E oggi, c’è da scommetterci, da Varese partirà la solita, splendida carovana colorata che riempirà il piccolo impianto di Gozzano. «La distanza – dice Ciavarrella – non ci aiuta: ma ormai conosco i miei tifosi e so che ci saranno. La squadra, per il lavoro fatto in queste settimane, si merita una cornice adeguata. Sono certo che i ragazzi daranno tutto e tireranno fuori una prestazione “da Varese”: servirà, anche per passare sopra a certi commenti e a qualche critica che ci è arrivata in questi giorni. Perché il Varese deve andare avanti: io mi sono posto un obiettivo, e di solito gli obiettivi li raggiungo. Sono fatto così».

Viene da chiedere quale sia, quell’obiettivo: «Io ho detto che avrei riportato il Varese in B: l’ho detto, e lo ripeto. Ora abbiamo un anno di esperienza in più, abbiamo commesso degli errori ma allo stesso tempo ci siamo accorti che siamo tutti capaci di rialzarci, sempre, dopo essere caduti a terra. Qui al Varese sarà sempre così e così andremo avanti: questo è il modo, l’unico che conosco, per raggiungere traguardi che sembrano irraggiungibili».